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Il racconto dei racconti ovvero il trattenimento dei piccoli - Giambattista Basile - copertina
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Il racconto dei racconti ovvero il trattenimento dei piccoli
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Descrizione


Pochi italiani sanno che alcune delle più belle fiabe del mondo, da "Cenerentola" al "Gatto con gli stivali", un po' prima di finire dentro i libri di Perrault e di Grimm, dove tutti lo scoprimmo da bambini, erano giunte all'orecchio del napoletano Basile (1575-1632), che all'inizio del Seicento le acciuffò e inguainò nella sua lingua, infilandole in quel "Cunto de li cunti" che fu definito da Croce "il più bel libro italiano barocco". Ancora oggi, infatti, per la maggior parte degli italiani, questo libro straordinario, insieme regale e cencioso, gentile e brutale, fastoso e plebeo, resta un capolavoro sconosciuto.
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Dettagli

2
1994
5 dicembre 1994
668 p.
9788845910906

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(Napoli 1575 - Giugliano, Napoli, 1632) poeta e novelliere italiano. Dopo un periodo trascorso tra Venezia e Candia, in qualità di soldato mercenario della Serenissima, tornò a Napoli nel 1608. Soggiornò in seguito alla corte dei Gonzaga, a Mantova, e quindi, rientrato in patria, divenne governatore di vari feudi, per conto di alcuni signori meridionali. Scrisse opere in lingua e in dialetto. Con le prime, per lo più poemetti e liriche di tipo marinistico, non si solleva dal gusto dell’epoca; mentre è per due opere in dialetto napoletano, firmate Gian Alesio Abbattutis, che è universalmente noto: Le muse napolitane (postume, 1635), 9 egloghe dialogate, e soprattutto la raccolta di fiabe Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille (postumo, 1634-36), noto anche come Pentamerone....

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