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CAPOLAVORO ASSOLUTO DELLA MUSICA ITALIANA UN DISCO CHE HA RIBALTATO IL MODO DI COMPORRE DEI CANTAUTORI DEGLI ULTIMI 30/ ANNI 7 TESTI+ MUSICA UNICI SIA NEL LORO ORIGINALITA' CHE NELLA POESIA BADATE NON SOLO LETTERARIA MA ANCHE MUSICALE . RIVOLUZIONE, ANARCHIA ,STORIA, AMORE,SOLE , NEBBIA PROFUMI , IO LO DEFINIREI UN QUADRO VIVO DELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA PERCHE' PER ME'GUCCINI DIPINGE OLTRE CHE COMPORRE CANZONI.
Non trovo le parole per definire questa opera d'arte di Guccini!
Non serve un esperto di musica per affermare che "Radici" è l' album migliore di Guccini: partendo da "Radici", che narra l' affetto di un uomo verso le proprie radici si arriva a "La locomotiva", una pietra miliare della canzone italiana, un eterno inno di libertà e di indipendenza dei proletari dalla classe borghese, iconizzato dalla figura dell' operaio tiranneggiato che prende le redini della locomotiva e che incoraggia i suoi alla rivoluzione proletaria ("... trionfi la giustizia proletaria!...", eccezionale). Sempre per la serie di "canzoni - ricordo" per l' autore abbiamo "Piccola città", tuttotondo sugli anni della prima infanzia di Guccini: la frase "Correva la fantasia verso la prateria tra la Via Emilia e il West" è sicuramente la frase più azzeccata per rendere l' idea e i miti del tempo. Per finire l' album abbiamo una delle canzoni più belle e celebrate di Guccini: "Il vecchio e il bambino", la sua canzone a mio parere più poetica, lacrimevole, bellissima, e io non ho parole per descriverla.
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