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(Magazine Eventi). Edizione speciale edita da E-education per Corriere della Sera. Nel Pantheon di Roma c'è la tomba di Raffaello. L'epigrafe di Pietro Bembo, in splendido latino, dice che la Natura, annichilita alla notizia della scomparsa di Raffaello, «timuit quo sospite vinci et morienti mori». Al di la della iperbole retorica, il concetto è semplice e può essere, dopo cinque secoli, condiviso. Il mondo che ci circonda (Vero visibile e Cultura, Civiltà e Religione, Storia e Pensiero) non ha avuto, nei secoli che stanno alle nostre spalle, un interprete più grande di Raffaello Sanzio. Raffaello assorbe, metabolizza e trasfigura tutto. Compie l'operazione più difficile. Prende, manipola e assembla le forme prefigurate dalla storia. Come farà, fra tre secoli, nella poesia, il conterraneo Leopardi, egli utilizza la lingua illustre della tradizione «così che l'arte sembri nascosta, calata dentro l'intelligenza storica e non sembri ormai che dignità di costumi, modo di vivere in calma dominazione delle circostanze». E come non pensare, di fronte a queste parole di Roberto Longhi, ai ritratti simbolo dell'Uomo e della Donna del Rinascimento: i due Doni, la Velata, Baldessar Castiglione, Giulio II, Fedra Inghirami? Possiamo dire che attraverso Annibale Carracci e Guido Reni, attraverso Poussin e David, attraverso Canova e Ingres, lo spirito di Raffaello arriva fino a Picasso. E ancora oggi appare vivo e fecondo ogni volta che un artista si accorge di guardare il mondo sotto il segno della felicità, dell'ordine, dello splendore. Note alle condizioni del volume Nessuna. (T-CA) Autore/i a cura di Antonio Paolucci Editore Corriere della Sera - E.Ducation.it Luogo Milano Anno 2006 Pagine 64 Dimensioni 28x35 (cm) Illustrazioni ill. colori n.t. - colors ills Legatura bross. ill. a colori con alette - paperback Conservazione Nuovo - New Lingua Italiano - Italian text Peso 500 (gr) ISBN N/D - N/A EAN-13 N/D - N/A
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