La ragazza lungo il fiume

È una lettura davvero molto scorrevole sicuramente grazie alla presenza di capitoli brevi e di una scrittura fresca e semplice ma non banale, dove si vedeva la presenza di parole più ricercate e che trasmettevano un potente messaggio emotivo. Questo è un romanzo di formazione che esplora con delicatezza e intensità il processo di crescita e ricerca di sé di Claudia e dei suoi amici Virginia e Giacomo. Un evento tragico dà il via a tutta la storia, dove eventi del presente e del passato si incastrano l’uno con l’altro come in un grande puzzle e da Roma arriveremo fino al Trentino-Alto Adige sulle tracce di un nonno partigiano e dei segreti che avvolgono un amore tragico e impossibile. Nel libro c’è un variegato cast di personaggi la cui psicologia è ben definita e ciò permette di capire a fondo i personaggi. In particolare, brilla il cast di personaggi più giovani, i veri protagonisti di questo libro, alla ricerca delle persone che vogliono diventare. Il contrasto è ben evidente con i genitori di questi ragazzi, si mette in scena un contrasto generazionale dove gli adulti non sembrano in grado di rivestire il ruolo difficile di genitori e si sono persi dietro alle loro preoccupazioni e agli sbagli della loro vita non accorgendosi del fatto che non sono presenti per i figli. Tuttavia, e fortunatamente, ci sono invece adulti più affidabili e interessanti come Sara e Reinhold che mi sono piaciuti molto. Con un finale che irradia speranza, il romanzo ci permette di riflettere e ricordare le sfida della vita e gli interrogativi che sicuramente abbiamo affrontato a 18 anni, quando ci si sente persi e non si sa ancora chi si vuole diventare. Ma davanti ai nostri giovani protagonisti si apre una stagione della vita piena di possibilità. Nonostante il libro sia sicuramente più indirizzato ad un pubblico adolescente, la freschezza e la sensibilità di “La ragazza lungo il fiume” possono toccare chiunque, indipendentemente dall’età.

“La ragazza lungo il fiume” è un romanzo di formazione che ha per protagonisti la tormentata Claudia, la saggia Virginia e il solitario Giacomo, ma è anche un viaggio nei sentimenti che porterà i tre adolescenti dalle caotiche strade di Roma fino agli isolati rifugi del Trentino-Alto Adige investiti da improvvise tormente di neve. A popolare le pagine di questo romanzo sono le fragilità adolescenziali, un evento tragico e doloroso, le lettere d’amore senza tempo di un nonno partigiano e una morte sfiorata che risveglia coscienze e cura sentimenti da troppo tempo anestetizzati. Nel suo romanzo, Alessandra Catoni intreccia passato e presente narrando della difficile età dell’adolescenza, del fallimento di genitori imperfetti, di una guerra dolorosa che ha spezzato tante vite e di un uomo che ha rischiato tutto pur di rimanere libero. E proprio sulle tracce di quest’uomo, Giacomo, Claudia e Virginia ritroveranno se stessi in una catartica rinascita che renderà possibili perfino i miracoli. Mi è piaciuta molto la scrittura fresca e garbata dell’autrice e ho amato la delicatezza delle lettere d’amore che appaiono autentiche, dolorose e “dolcemente” poetiche. Se amate gli amori giovanili, le lettere intrise di passato e le fragilità umane, allora questo romanzo fa decisamente per voi.