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Anno edizione: 2012
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Docente di storia comparata dei sistemi politici europei all'Università di Bologna, Paolo Pombeni è autore di numerosi importanti studi sulla politica contemporanea. Fin dalle prime pagine di questo suo cospicuo lavoro, dove confluisce materiale pubblicato dal 1986 in poi, egli inquadra l'attuale come una fase di transizione dai tratti non meglio definiti. Quel che si può individuare costante, nella storia politica occidentale, è la trasformazione della ragione, presente al momento di fondare i partiti, in passione, che li rende punti di riferimento e baricentri di intere esistenze, con tutto ciò che ne consegue. Nell'Ottocento, ad esempio, essendo rivoluzionaria la radice del costituzionalismo, ciò che era legato ai partiti fu dai costituzionalisti criticamente ricondotto a principi di contrapposizione. Proprio all'evolversi del dibattito intorno al rapporto fra partito, consenso, istituzioni, Pombeni dedica il proprio percorso, toccando il modello inglese come quello francese, le concezioni di Bluntschli come quelle di Joseph Chamberlain o Kirchheimer, ma anche le dottrine affermatesi nella pratica politica italiana, dal trasformismo, inteso come pragmatico tentativo di fondare una vasta base liberale in parlamento, al fascismo, che non riuscì né volle delimitare i confini delle proprie istituzioni e dei propri organismi. Nell'ultima parte si affrontano il tema weberiano della leadership carismatica e il populismo, dall'autore accostato all'esigenza riformatrice di un ritorno all'ecclesia dopo la progressiva corruzione degli ideali partitici, e identificato, quindi, come "pilastro e tarlo del costituzionalismo occidentale".
Daniele Rocca
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