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Un graphic novel poetico e tragico, ipnotico e affascinante, finalmente raccolto in un unico volume di pregio.
In un piccolo villaggio di montagna sul confine franco-tedesco, alla fine della Seconda guerra mondiale, uno straniero è stato assassinato in circostanze misteriose. Per capire cos’è successo gli abitanti chiamano Brodeck, un ex deportato scampato ai lager e tornato al paese. Coscienzioso e determinato, Brodeck inizia la sua indagine. Ascolta e annota i fatti. Diventa la cattiva coscienza della piccola comunità. E poco alla volta penetra nell’abisso del Male, svelando l’insospettabile capacità dell’uomo di commettere i peggiori crimini per ignoranza, crudeltà, razzismo, paura. Manu Larcenet si cimenta per la prima volta con l’adattamento a fumetti di un romanzo, il bestseller “Il rapporto di Brodeck” dello scrittore e regista Philippe Claudel. Ma rende la materia interamente sua: una parabola nera, dove la bellezza di una natura selvaggia fa da sfondo alla meschinità delle azioni umane.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In un piccolo villaggio di montagna, alla fine di una grande guerra (probabilmente la Seconda guerra mondiale), uno straniero è stato assassinato in circostanze misteriose. Per capire cos'è successo gli abitanti chiamano Brodeck, un ex deportato scampato ai campi di concentramento, e gli affidano il compito di stilare un rapporto che giustifichi l'accaduto. "Il rapporto di Brodeck" è un'opera devastante di Manu Larcenet, un'opera sul razzismo e sulla paura del diverso. In questa storia non c'è giustizia, non c'è eroismo, c'è soltanto la vigliaccheria e la codardia di una comunità che non accetta qualcuno che viene da fuori, qualcuno che non ha nulla da nascondere e che sorride senza un motivo apparente. L'essere umano, purtroppo, ha la capacità di commettere i peggiori crimini per ignoranza, crudeltà, razzismo, paura, ed è ciò che leggiamo in questo volume. Il tratto di Larcenet è realistico e non caricaturale (come lo è invece in "Lo scontro quotidiano" e "Blast"). Trovo che la scelta del bianco e nero sia azzeccatissima e appropriata per enfatizzare la bassezza morale e la violenza di certi personaggi fino ad arrivare a rappresentazioni mostruose della brutalità degli uomini. Di nuovo, un'opera DEVASTANTE.
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