In collaborazione con Padre Agostino Manni (Roma 1600)Un’opera chiave della storia della musica, nella quale confluiscono le correnti sociali, religiose, letterarie e musicali per formare il primo dramma musicale (a noi pervenuto integralmente), espressione del cosiddetto “recitar cantando” o di quello stile che Giulio Caccini definiva a quel tempo, siamo agli albori del ‘600, “in armonia favellare”. Tema emblematico della Controriforma, questo dialogo in cui si confrontano allegoricamente anima e corpo impiega solisti, coro e un’orchestra variegata. Una congiunzione bilanciata di canto, azione scenica, danza e musica strumentale che si pone fra la nascente opera in musica e l’oratorio, ma in verità collocandosi al di fuori di entrambi. L’opposizione tra bene e male, che non conosce sfumature, impiega espedienti musicali, come la diversa polarità fra tonalità maggiore e minore, per conferire ai personaggi caratteri molto precisi. Cavalieri si sforza di adattare al testo strofico di Padre Agostino Manni il canto drammatico di tipo fiorentino, non esattamente un recitativo, ma una melodia tipicamente declamata accompagnata dal basso continuo. Per la realizzazione sonora di questo lavoro René Jacobs ha adottato uno dei trattati basilari per la pratica del basso continuo, “Del sonare sopra il basso” di Agostino Agazzari. In una straordinaria simbiosi con l’Akademie für Alte Musik, il direttore durante le prove ha accolto l’aggiunta di improvvisazioni degli strumentisti, oltre ad averne proposte di sua invenzione, nel rispetto e nella coerenza della concezione d’insieme.Forte dell'esperienza maturata come cantante, René Jacobs si è affermato come uno degli interpreti più interessanti del repertorio preromantico, un fatto che trova conferma nelle sue molte incisioni premiate con prestigiosi riconoscimenti internazionali.
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