The Return Of
di Flying Hats
Ogni progetto ATA è caratterizzato da una collaborazione, a volte di poche settimane, altre di decenni. Quando il batterista Sam Hobbs e il bassista Neil Innes hanno deciso di realizzare The Return of the Flying Hats, si sono basati su vent'anni di attività insieme; gli anni di residenze nei locali notturni e l'amore di Innes per la musica da ballo afroamericana, e l'intensa esplorazione di Hobbs dei legami tra il soul e l'R&B americani, il rocksteady e le radici giamaicane e la musica dei Caraibi in generale, da Cuba a Trinidad e al Brasile. The Return of the Flying Hats occupa uno spazio a metà strada tra The Aggrovators e The Meters, sotto l'influenza di Lynn Taitt & the Jets, e Fatman Riddim Section. Brani come Grafter e Bust Up evocano l'immagine del classico funk di New Orleans registrato a Kingston, mentre Tough Swagger suona come se metà degli Aggrovators di Bunny Lee fosse passata all'Ultrasonic per suonare con Ziggy Modeliste.)
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