Return to Love

‘Hidden Driver’, la traccia che apre il terzo album dei LVL UP, al debutto su Sub Pop, “Return to Love”, non smette di accattivare. Un brano che inizia con chitarre alla buona e vocalità che aggiungono linee, profondità e intensità, fino alla sua trionfale e incontrollabile fine. ‘God is peeking, softly speaking’ (Dio sta sbirciando, appena bisbigliando) ripete il ritornello, muovendosi sulla relazione tra spiritualità e ispirazione creativa, e introducendo la band in un crescendo esemplare. I LVL UP – i chitarristi Mike Caridi e Dave Benton, il bassista Nick Corbo e il batterista Greg Rutkin – sono una band che trae forza e idee da ciascuno dei quattro membri e le mette insieme per creare un qualcosa di nuovo e originale. Caridi, Benton e Corbo compongono e cantano in egual misura, dando al disco diverse prospettive pur seguendo una linea comune. “Traiamo ispirazioni diverse lungo il nostro percorso” afferma Benton, pensando alla sua personale ammirazione per lo scrittore e documentarista Astra Taylor, all’interesse di Corbo per misticismo e occulto e l’attenzione di Caridi per i racconti personali. La musica stessa cresce da una sensibilità melodica e sperimentale condivisa, con influenze che vanno dai Neutral Milk Hotel a Mount Eerie. I LVL UP si sono formati nel 2011 al SUNY Purchase come progetto in studio di Caridi, Benton e il loro amico Ben Smith, nato per creare una produzione dall’allora materiale solista di Corbo. Invece hanno finito con il pubblicare “Space Brothers” come band (Smith se ne andrà prima del secondo disco), e Rutkin si è unito a loro poco prima di dare il via all’attività live.