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Anno edizione: 2016
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una bella storia di amicizia quella presentata in questo fumetto a colori. Quello che mi ha colpito per prima cosa sono stati ovviamente i disegni ma anche la storia dei due protagonisti riesce a coinvolgerti sin dall’inizio. Un buon fumetto che tiene compagnia per un paio d’ore.
Un disegnatore non realizzato e un musicista fallito, da tempo amici, si troveranno, assieme ad un gruppo di lupetti, per l'ultima volta a trascorrere due settimane presso una casa scout che presto verrà demolita. Non più bambini, questi due uomini tanto diversi quanto le arti che amano, dovranno fare i conti con le proprie vite, con i sogni e i conseguimenti, afforntando insicurezze e riscoprendo quei ricordi che la mente aveva voluto accantonare e celare. Seppur non eccezionale nella sceneggiatura, questa novella ci pone dinanzi a tavole ben costruite ed egregiamente curate, specialmente nei giochi di colori, capaci di trasmettere le molteplici sensazioni assaporate dai protagonisti con la delicatezza di una carezza. "Ricominica da quì" merita d'esser letto almeno una volta, ma piuttosto guardato e riguardato.
Recensioni
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Il primo graphic novel di Ste Tirasso, una storia profonda sull’amicizia, sul cambiamento e sul potere dei propri sogni.
Come in una giornata limpida, i blu del cielo e del mare si confondono. Ma so di conoscere la strada. Basta scavare un po’ più a fondo.
Arriva un momento, nella vita di ognuno di noi, in cui i sogni si scontrano duramente con la realtà. E perdono. È una fase di passaggio, senza una definizione vera e propria, ma che sa di sconfitta, di rassegnazione, di disillusione. Ci accorgiamo che gli aquiloni a cui avevamo affidato i nostri sogni e le nostre speranze ora hanno i fili bloccati e non volano più. Che la strada che stavamo percorrendo è diventata un crocevia di sentieri che si intersecano, e non sappiamo quale percorrere.
È estate, a Genova, e Samuele e Franz trascinano la loro vita un giorno dopo l’altro. Non hanno più stimoli e i sogni che si portavano dentro fin da bambini sembrano svanire piano piano. È arrivato il momento di prendere la decisione che segnerà la loro vita: seguire le loro passioni o abbandonarle del tutto. E se Samuele, che vorrebbe trasformare la sua abilità nel disegno in un lavoro, un po’ ci crede ancora, Franz ha deciso di mollare: deve convincersi a chiudere con la musica, e smetterla di passeggiare deluso per i carruggi con quella chitarra silenziosa sulle spalle.
Ma un giorno Franz, che oltre a essere un musicista-sognatore è anche un capo scout, invita Samuele a partecipare come cambusiere al campo estivo. Dovrà cucinare, procurare un po’ di legna per il fuoco, fare qualche piccolo lavoretto. Ma soprattutto, ritornerà alla vecchia casa di Cavarzano, nell’Appennino toscano, dove i due amici avevano trascorso un campo scuola da piccoli. E quei pochi giorni lontani dalla loro quotidianità segneranno una grande svolta. Le serate intorno al fuoco, i canti che si alzano al ritmo di una chitarra, i lupetti che sanno meravigliarsi anche per le cose più semplici, e una mappa che arriva dal passato ma che indica la strada per il futuro. Tutto questo aiuta Samuele e Franz a far luce nelle loro vite. Alla fine di questa esperienza è come se fosse passata una pioggia, una pioggia «che lava via tutto e fa scivolare via ciò che non è ben ancorato». E i due ragazzi si scopriranno cambiati: più adulti, più amici e più vicini di quanto credevano.
I disegni di Ste Tirasso sono fantastici. Sembrano semplici, all’apparenza, ma nascondono una grande cura e una potenza emotiva fortissima, che emerge anche dall’uso dei colori. L’autore è giovane – classe 1991 – ed è la prima volta che si cimenta in un graphic novel, ma riesce ad affrontare una tematica difficile (perché parlare del cambiamento e del coraggio di cambiare non è certo semplice) dosando al meglio leggerezza e profondità.
C’è una pagina bellissima, in quest’opera. Risplende di un arancione caldo e acceso, risuona del crepitio del fuoco e ha l’odore del fumo che si alza nel buio di una notte stellata. È fatta di sguardi che si incrociano, di occhi che tornano bambini e di ginocchia alla ricerca di un calore e di un’intimità ritenuta impossibile. È una pagina perfetta, perché racchiude in sé tutte le emozioni che la storia vuole trasmettere. E ci insegna che il cambiamento è possibile, basta avere il coraggio di rischiare la strada, e che c’è sempre un aquilone, nel vento, che ci chiama: dobbiamo solo tendere il filo e iniziare a correre.
Recensione di Mauro Ciusani
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