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Che cos'è un manuale scolastico di letteratura o, se preferite, un'antologia? In fondo è una via di mezzo tra un processo di imbalsamazione e una fiera delle occasioni perdute. Del resto, signora mia, tra un "Quell'autore ormai è un classico" e un "Quel brano non si può certo tagliare" non è che avanzi molto spazio e, si sa, bisogna anche "Lavorare per competenze"... e su quest'ultima "esigenza" mi taccio, sennò divento cattivo. Così alcuni autori "minori", "laterali" o "secondari" - non so quale delle tre definizioni sia più irritante - finiscono puntualmente per essere condannati alla "damnatio memoriae" o, e forse è peggio, ad essere appena accennati, sviliti e umiliati in un "box" (altro termine osceno) a bordo pagina e in una "scelta antologica" (sic) di... un solo brano (ovviamente sempre lo stesso)! E' il destino, tra gli altri, di Cecco Angiolieri, del cui (rumoroso) passaggio sul nostro pianeta tutto pare potersi ridurre ai quattordici endecasillabi del sonetto "S'i'fosse foco, arderéi 'l mondo". Peccato, perché nelle sue "Rime" - qui riprodotte in un'edizione integrale agile e priva di note (meglio così, onde evitare per una volta l'altra deriva della letteratura scolastica cioè il feticismo analitico) - c'è molto di più del cliché del ribelle un po' di maniera cui spesso lo limitiamo e se probabilmente il giudizio di "grandissimo poeta" (Introduzione, p. 9) è eccessivo, di certo lo è altrettanto il rango di "minore". Cecco è un poeta da leggere, da gustare senza vergogna, da apprezzare anche quando non fa il piromane. "Egli è sì poco di fede e d'amore / oggi rimasa fra l'umana gente, / che si potrebbe dir come niente, / per quello che l'uom vede a tutte l'ore. // Chi peggio fa, tenuto ci è 'l migliore; / e non si truova amico né parente, / che, l'un per l'altro, un danai'o 'l valsente / mettesse per vederlo imperadore. // Chi non mi crede, sì cerchi la prova: / vad'a qualunque gli è amico più caro, / e poi mi dica che novelle e' trova" (CV, p. 119).
Questa edizione è una truffa vera e propria. Neanche una nota in tutto il libro. Tanto vale leggerlo su internet!
brutta edizione. non c'è uno straccio di nota e l'introduzione è troppo scolastica e semplicistica
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