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Anno edizione: 2022
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Sullo sfondo del Rinascimento italiano, tra accurate ricostruzioni storiche e invenzioni letterarie, Maggie O’Farrell dà vita a un personaggio originale e affascinante, una giovane donna, sensibile e determinata, che lotta per conquistare e vivere la vita che desidera.
«Il ritratto ipnotico di una donna del Rinascimento, la cui storia è avvolta nel mistero.» - Booklist
«Seducente e provocatorio, il racconto affascinante di una donna che cerca di liberarsi dalla sua gabbia dorata.» - Publishers Weekly
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Contrariamente alle altre recensioni ho trovato il romanzo interessante soprattutto per le considerazioni che se ne traggono sul ruolo della donna trattata come un mero oggetto sessuale con fini politici sia dalla famiglia di lei che da quella del marito. Anche la struttura a capitoli alterni tra passato e momento presente in cui la protagonista capisce che sta per essere uccisa , mi è sembrata valida per creare la tensione necessaria. Insomma una storia di femminicidio in salsa storica che non mi sembra offenda il nostro Rinascimento , ma piuttosto faccia riflettere ( ancora una volta) sul ruolo subalterno delle donne, anche quelle altolocate.
Ho letto il libro e,francamente,non ho trovato alcuna attinenza con la realtà rinascimentale italiana!Anzitutto la scrittrice (?)dipinge Alfonso II D’Este,come un mostro e la povera Lucrezia De Medici,come un fantoccio nelle mani del marito!Non solo:mi sono documentata su Lucrezia De Medici e non è assolutamente vero che sia stata avvelenata dal marito,anzi,morì di tisi,dopo pochissimi mesi di matrimonio!La O’Farrell accenna anche al capitano delle guardie Ercole Contrari,il quale sí,è stato strangolato da Alfonso II D’Este,ma non per la storia amorosa con la sorella Elisabetta,bensì per la storia amorosa con Lucrezia D’Este,figlia di Ercole II D’Este che era l’amante di Ercole Contrari,prima e dopo il matrimonio con un nobile ferrarese!La scrittrice(?)punta l’indice accusatore contro il nostro Rinascimento,non sapendo nulla,della nostra Storia e volutamente dimenticando che,la Storia inglese è più intrisa di violenza,rispetto alla nostra!Insomma,imparzialità e verità,sui personaggi,zero meno e razzismo anti-Italiano,a manetta!
L'''elemento narrativo principale di questo volume , a quanto pare, vorrebbe essere la crescente tensione suscitata in Lucrezia dall'ambiguità del marito, il duca Alfonso. Purtroppo è un tema che affoga in mezzo a un grande numero di elementi di contorno, piuttosto semplici per non dire banali, che finiscono per costituire la vera cifra dell'esposizione. La prosa, infarcita di proposizioni coordinate, appare snervata ed esangue. Si salva in alcuni punti l'ambientazione storica.
Recensioni
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