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Anno edizione: 2020
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La rovina dei re è un romanzo meraviglioso. L'apertura dell'opera è molto lenta, inizialmente non accade molto, non ci troviamo immediatamente di fronte a grandi battaglie magiche o a conflitti di spada e di lancia pieni di ritmo... come accade con la maggior parte degli scrittori che amo leggere, la narrazione procede al passo per poi letteralmente mettersi a correre nella parte finale in un turbinio di caos e di magia. Le vicende di posano sul protagonista al pari di un manto perfetto e ci vengono narrate in sequenze temporali differenti per poi, alla fine, convergere nel presente. Khirin si fa amare praticamente da subito. Il giovane è inestricabilmente legato agli altri personaggi dell'opera attraverso un nastro complicatissimo di casate e e di discendenze, tali che ho dovuto prendere appunti per non farmi sfuggire niente. Alla fine, però, ho trovato questi legami perfetti e incastrati accuratamente. Il romanzo è scritto bene e fa da apri strada per quella che si prospetta essere una saga bellissima.
non mi è piaciuto molto.. storia inutilmente complicata, trama per altro alla fine nemmeno troppo originale
La storia e l'ambientazione sembrano interessanti. La traduzione e l'italiano fanno pietà: 1) "Chiunque fosse in possesso di quel talismano mi avrebbe potuto ordinare di fare qualsiasi cosa" Andava scritta/tradotta così: Chiunque FOSSE STATO in possesso di quel talismano AVREBBE POTUTO ORDINARMI di fare qualsiasi cosa. 2) "gli stregoni indossano sempre talismani. Forgiano quei gingilli con le proprie auree" AUREE deriva da AUREO e ha a che fare con l'ORO!!! AURUM = ORO in LATINO Maghi e stregoni usano l'AURA, che al plurale fa AURE!!! Con una sola E!!! A parte il traduttore, i CORRETTORI DI BOZZE non esistono più?! Qui mi fermo, ma ci sarebbero altre "perle" da correggere. FANUCCI: Non va affatto bene, perché un lettore dovrebbe spendere 23 EURO (cartaceo) o 10 EURO (9,99 ebook) per leggere degli strafalcioni immani? -
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