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Il volume, edito nel 2018, è curato da Giancarlo Aragona, presidente dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). Raccoglie contributi di studiosi vari sulla storia recente della politica interna e della politica estera della Russia dopo la fine dell’URSS. Il volume è utile per avere un quadro storico, di media durata, e comprendere meglio l’attuale situazione internazionale. I primi tre articoli riguardano la politica interna: l’evoluzione delle istituzioni politiche, la società civile, l’economia. Diventa più comprensibile lo sviluppo dell'autocrazia a partire da un modello, la repubblica semipresidenziale, definita "sistema non sufficientemente parlamentare", e un modello economico con gli anni sempre più dipendente dall'esportazione di petrolio e gas. La seconda parte è dedicata alla politica estera. S’indagano le relazioni della Russia con l’Occidente, l’Unione Europea, la Cina, il Medio Oriente, le zone del Caucaso e dell’Asia Centrale - quelle del “grande gioco” di Peter Hopkirk, parte della cosiddetta Rimland (secondo la teoria geopolitica di Spykman che si oppone alla Heartland di Mackinder). La politica russa verso il Medio Oriente funge da cartina di tornasole per i rapporti tra Russia e Occidente. I rapporti con l'Occidente, deterioratisi dal 1999 (intervento Nato in Kosovo), sono diventati sempre più tesi con l'allargamento dell'Unione Europea e della Nato verso Est.
Devo dire che questi piccoli volumi dell'Ispi sono molto interessanti. Questo affronta un mondo che noi non conosciamo benissimo e che soprattutto interpretiamo male, cioè la Russia degli ultimi 25 anni. Il volume affronta le questioni interne (architettura politico-istituzionale-costituzionale, l'economia, la società civile) e la politica estera (il rapporto tra Mosca e l'occidente, quello con la Cina e la politica del Cremlino in Medio Oriente, Asia centrale e Caucaso). Fatto salvo il solito (immancabile...) retrogusto a tratti antirusso (che trovo francamente "disturbante" quando si affrontano questioni di questo tipo da un punto di vista scientifico), il volume riesce a riassumere bene le questioni fondamentali della recente storia russa, chiarendo debolezze, peculiarità e potenzialità.
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