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Anno edizione: 2019
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"I Saggi sulla legge naturale «sono assai importanti per conoscere e per intendere meglio di quanto fosse possibile prima della loro pubblicazione la formazione del pensiero morale e politico di Locke. Essi hanno ampiamente rinnovato l’interpretazione del pensiero lockiano e l’hanno posta su basi più solide." - Dall’Introduzione di Giuseppe Bedeschi
Scritti in latino da Locke tra il 1660 circa e il 1664 nelle forme tradizionali delle discussioni accademiche, i "Saggi" rimasero inediti fino al 1954, anno in cui von Leyden curò l'edizione critica del testo, corredata dalla traduzione inglese. Su questa edizione è stata condotta la traduzione italiana. Una volta pubblicati, questi scritti hanno ribaltato molte erronee interpretazioni del pensiero di Locke e continuano a essere di fondamentale importanza per l'esatta comprensione dello sviluppo del suo pensiero politico. Il saggio introduttivo di Giuseppe Bedeschi mette a fuoco i temi centrali dell'opera e la loro influenza sulle opere successive.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I Saggi sulla legge naturale di John Locke, scritti tra il 1660 ed il 1664, sono uno scritto non particolarmente originale e con diverse contraddizioni. Durante la vita di Locke il testo, scritto in latino, non venne mai pubblicato e fu riscoperto nel 1954. Locke riflette sulla natura dell'uomo che, come tutte le altre creature, non si sottrae alla volonta’ di Dio creatore e che puo’ riconoscere attraverso la guida della ragione e dell’ esperienza la legge naturale che precede le leggi positive dello Stato e che lo spinge a vivere in societa’. L’oggetto della polemica di questi Saggi e’ la concezione dell’ uomo di Thomas Hobbes che descrive l’uomo come dominato dall’ egoismo e dal puro istinto di sopravvivenza ed e’ incapace di trovare in se stesso le regole del convivere civile. Spicca in queste pagine una fiducia illuministica nella ragione che orienta la vita degli uomini nel cammino della storia.
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