L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 17,60 €
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
Dal vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2025.
Libro Finalista del Premio Gregor von Rezzori 2017 come migliore opera di narrativa stranieraFinalista Premio Strega Europeo 2017Vincitore del Man Booker International Prize 2016
«"Satantango" è un romanzo colossale: compatto, costruito con intelligenza, spesso esilarante e in possesso di una visione distinta e convincente.» – The Guardian
«Questa prosa inesauribile eppure claustrofobica, con la sua tessitura di frasi lunghe e dense, come corde tentatrici tese tra la banalità e l'apocalisse, assicura all'autore un posto nella tradizione europea di Beckett, Bernhard e Kafka.» – The Independent
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il romanzo segue dei reietti di una landa ungherese in disfacimento (tanta pioggia, tanto fango e miseria). Figure che si muovono in un paesaggio dove la storia politica ha ritirato ogni promessa e il presente non offre che una deriva di alcol e inerzia morale. Le frasi interminabili di Krasznahorkai sono serpentine, diventano una sorta di dialogo interiore che commenta, corregge e si contraddice. Sullo sfondo si staglia la parabola del fallimento comunista, ciò che resta quando un potere totalitario ha sfruttato fino all’osso una comunità per poi abbandonarla: l’arrivo di un sedicente redentore, funzionario e demonio insieme, mostra come le macerie di un’ideologia possano generare nuove forme di manipolazione e nuova servitù, travestite da promessa di rinascita. Eppure in questo universo che sembra regolato dal nichilismo si apre, di tanto in tanto, una fenditura di luce. È qui che l’autore rivela la sua vera forza: non celebra la disperazione, ma la usa per denunciare la responsabilità di un potere che dimentica i suoi cittadini e per mostrare come, persino nella rovina più totale, sopravvivano forme minime di coscienza, bellezza e desiderio di senso.
Un romanzo compatto, senza alcun stacco grafico, un flusso ininterrotto. 12 capitoli numerati dall'1 al 6 e dal 6 all'1. Un tempo circolare, dove il principio e la fine coincidono, non c'è via di uscita. Un loop, un cappio, dove la vita, di un manipolo di individui disoccupati, è priva di speranza e questi senza-speranza si affidano ad un Messia, che, coll'inganno, li deruba di quel poco che hanno. E' questa la propensione dell'essere umano che presta attenzione ai falsi messia. Il tutto avviene in una località dell' Alfold, la grande pianura ungherese tra il Danubio e i Carpazi, dove la pioggia è continua ed insistente, dove si cammina, si cade e si affonda nel fango, dove predominano le acacie, dove le case sono cadenti, invase da muffe e da ragni... Un racconto molto complesso, ma assai coinvolgente.
E molto interessante lo consiglio vivamente
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come nelle deragliatissime geografie antiumane di Ciprì e Maresco, che riemergono alla memoria anche per via dell’alchemico bianco e nero che nel 1993 Béla Tarr utilizzò nella sua trasposizione cinematografica, così nelle pagine acquitrinose di Satantango di László Krasznahorkai, il senso di un’apocalisse grottesca rende meno affezionati alla vita. La vicenda editoriale nostrana di questo romanzo straordinario è delle meno onorevoli: uscito in Ungheria nel 1985 solo nel 2016 Bompiani lo ha pubblicato in Italia – con la bellissima traduzione di Dóra Várnai – complice la fortuna che l’autore ha riscontrato negli Stati Uniti qualche anno fa. E proprio qualche anno fa giunse Melancolia della resistenza per le cure del meritorio, poi scomparso, editore Zandonai.
Nelle campagne infradiciate dalle piogge d’ottobre, in uno «stabilimento» ormai disabitato, un gruppo di «superstiti» che non si è accordato alla «fuga» generale quando i piani collettivisti sono falliti, sosta in attesa di un’epifania. «Vedrai, oggi succederà qualcosa», dice Futaki alla signora Schmidt. Nell’attesa, però, tutto va in rovina lentamente, con la stessa paziente metafisica dei ragni che tessono la loro tela su ogni oggetto della kocsma, la bettola dove sovente Futaki, il signore e la signora Schmidt, i Kráner, gli Halics, la signora Horgos, il fattore Kerekes, il preside e l’oste si ritrovano per ubriacarsi. Parlano di niente, nella cappa e nell’ebbrezza, si tradiscono, «stanno seduti in cucina, cagano nell’angolo, e ogni tanto guardano fuori dalla finestra, per spiare cosa fanno gli altri».
Tutto cambia, però, quando all’orizzonte appaiono Irimiás e Petrina, due «compari» dati per morti diciotto mesi prima. Irimiás, «mago» e dotato di una prodigiosa furbizia, è sempre stato capace di risolvere situazioni impossibili: la sua venuta è il segnale di una speranza rinnovata, il segno escatologico che la fine della sofferenza è vicina.
Schiacciati da una fine della storia, magistero tetro del post-socialismo, asserviti a un diritto di natura che è tanto sociale (tutti sono servi di qualcun altro: l’oste del fattore; il dottore del liquore, la sua palinka; Futaki della violenza di Schmidt; Irimiás e Petrina dal misterioso Capitano) quanto cosmico («Quando crediamo di esserci appena liberati, in realtà abbiamo solo aggiustato i lucchetti») i personaggi di Satantango vivono nella zona di faglia fra un tempo premoderno – nel quale si cerca la rigenerazione dell’illo tempore attraverso l’immersione nel caos, nell’orgia, nelle tenebre e nel diluvio – e l’avvento messianico di Irimiás, capace di spezzare «l’eternità dell’assoggettamento». Nel vuoto abissale che si spalanca tra il mito dell’eterno ritorno e la promessa evangelica di una resurrezione («urlò alle facce sorprese “RESURREZIONE!”, quando era ormai sicura di aver trovato la parola senza dubbio più adatta»), Kraszahorkai getta il suo sguardo.
Anche la ripartizione dei capitoli, in fondo, mima questa simmetria: a una prima parte arcaica ne sussegue una seconda messianica, senza che questa opposizione binomiale conosca una terza strada, una via di uscita, nonostante che le sia consacrato il sacrificio di un’innocente.
Per questi pastori erranti dell’Ungheria non c’è redenzione, né resurrezione, solo zone d’indicibile – come quelle dove esplodono le incredibili scene di levitazione e di spettri –, aree lontane anche spazialmente, dove la ragione umana arretra con scetticismo, dove il mistero si esibisce, ma niente cambia. Il carnevale parodistico di Kraszahorkai – che proseguirà nel successivo romanzo Melancolia della resistenza, incentrato su un circo – è un’immane tragedia che proprio recuperando una fiducia nelle forme e nelle strutture letterarie evita un generico scetticismo postmodernista e raggiunge luoghi di silenzio e di apnea dove non può abitare alcun umano. Al più qualche ragno.
Recensione di Filippo Polenchi.
Leggi la recensione completa su Alfabeta2.it
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore