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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2019
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Si tratta di un'antologia di tre racconti scritti da tre maestri del noir italiano: Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni, che qui presenta un racconto prequel della serie di Sara Morozzi. Datosi il titolo "Sbirre", facile intuire che saranno proprio delle donne poliziotto le protagoniste di ciascun racconto. E se anche nel racconto di De Cataldo viene presentato un personaggio - che troveremo poi in "Alba nera", sempre all'interno di questa collana - la "sbirra" di Carlotto, che vive forse l'avventura più dura del trittico, è a sé stante come narrazione (si esaurisce nell'arco di questo racconto). Tre storie nerissime, tre "sbirre" dalle caratteristiche peculiari e accattivanti, tre occasioni per "assaggiare" tre dei più grandi scrittori del romanzo nero italiano attuale. E se avete un pochino la mania del collezionismo non può mancare tra i vostri "Nero Rizzoli".
Ci cono cascato altre volte in queste raccoltine di racconti brevi, che uniscono nomi di razza con un filo conduttore spesso pretestuoso, come in questo caso. Dei tre si salva Carlotto, il cui mestiere supera la banalità della storia, cui si deve comunque riconoscere uno spunto originale (e la stella in più rispetto al minimo è merito suo). De Cataldo è il peggiore, con un racconto ambientato in una Rete che lui sembra conoscere davvero poco, più per qualche giro su Wikipedia o Aranzulla che per reale frequentazione e non è il finale appeso ad aggiungere qualità. Di De Giovanni si apprezza lo sforzo di creare un personaggio diverso, ma neppure il suo raccontino decolla, anche a causa di una protagonista troppo poco realistica per farsi apprezzare. Da dimenticare anche per un prezzo illogico.
Tre racconti che non passeranno alla storia come i migliori dei tre autori, ma che si lasciano leggere senza problemi, né ansia. Un po’ di perplessità forse sulla particolare “cattiveria” che accomuna le tre sbirre, anche troppo vendicative e così poco allineate ai distintivi che portano o hanno portato. Per lo meno questo è quanto appare dai brevi racconti, ma sono certo che i singoli personaggi hanno qualcosa di più profondo e segreto da raccontarci, facendoci forse cambiare opinione su di loro.
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