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Il soggetto in effetti è molto debole, ma il film - a volte - sa farsi perdonare. La regia è sicura, la tecnica buona, c'è una certa eleganza formale. La recitazione non sempre è impeccabile e credibile. La sufficienza è stiracchiata. Ma Asia Argento dimostra di avere stoffa e talento.
All'uscita dal cinema, dopo gli spintoni per entrare, il commento più benevolo era una vera.......ata. Rivedendo con calma il DWD, con tanto di intervista in ginocchio, dello zerbinotto di turno. Purtroppo la delusione è forte, la storia non esiste, l'utilizzo dell'elettronica, fa del film una sorta di videoclip troppo lungo. Trattasi della Signora senza camelie 40 anni dopo. Nel film di Antonioni Lucia Bosè voleva fare seriamente l'attrice, in questo caso la nostra Asia vuole fare la regista. In Italia devi mostrare le tette, lei è sempre stata generosa nel mostrare tutto. Depressa ha utilizzato il videoclip come cura, il Prozac ed un buon psicoanalista forse sarebbero stati più efficaci. Sicuramente avrebbe girato un film, anche se a mio avviso ha voluto battere il ferro finchè era caldo.
la protagonista di questo film fa sesso perchè non ha amore, i suoi amici sono uno scrittore (credo) bucomane e un omosessuale dichiarato che vive a los angeles. è innamorata di una rockstar inquieta e sensibile quasi quanto lei, che però tiene famiglia (sempre se non ricordo male). nessuno la capisce. hollywood è cinica, spietata e di plastica. quasi quanto il film e la relativa trama, che infatti ho in parte dimenticato. allora perchè non tornare a cinecittà? conclusione: per colpire allo stomaco non basta ammirare abel ferrara o leggere bukowski o prendere l'aereo per gli USA (tanto cattivi in certe occasioni ma utili in altre). ci vogliono le idee chiare.
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