L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Finalmente e' uscito anche in Italiano questo film di Liz Taylor e Richard Burton che e' stato fuori catalogo per decenni. Ricordo di averlo visto circa 22 anni fa sui Bellissimi di Rete 4. Innanzitutto c'e' da dire che lo stesso Tennessee Williams ha risceneggiato il suo lavoro teatrale (poco rappresentato e non conosciutissimo) appositamente per il film, il cui scopo era di rilanciare questo solido testo che e' maturato nel tempo. Il titolo treatrale e' "Il Treno del Latte non si ferma piu' qui", il film invece si intitola "Boom" (riferito all'infrangersi delle onde sugli scogli); in italiano e' stato scelto "la Scogliera dei Desideri" per attirare il pubblico sull'onda dell'altro film Taylor-Burton "Castelli di Sabbia". Seppur il testo originale si svolga a Capri, il film e' stato sapientemente girato sulla rocciosa e calcarea Isola Piana in Sardegna (vicino ad Alghero). Il set e' stato appositamente costruito su misura del testo, tant'e' vero che lo stesso Williams ha ammesso che la scenografia fosse la piu' vicina al suo lavoro rispetto alle versioni cinematografiche di altre sue opere. La villa e' un bellissimo esempio di architettura hollywoodiana fine anni '60 con accostamenti kitch di arte tribale e medievale in cui riecheggiano i suoni di un organetto greco o dei zithar. Il film si snoda in una serie di dialoghi tra la Sig.ra Goforth, padrona incontrastata dell'isola, e il giovane Flanders, ribattezzato l'Angelo della Morte, che funge da voce della coscienza della morente regina. Solo una grande attrice come la Taylor poteva sostenere un ruolo cosi' impegnativo, nevrotico, isterico e in preda al delirio che mostra un ostinato rifiuto ad affrontare la morte imminente. Bellissimi poi i costumi, sfoggiati ad ogni cambio scena anche per soli pochi minuti (per ricordare al pubblico la sfilata di tuniche del precedente "Cleopatra"); tra tutti primeggia il costume kabuki che immortala la Taylor in una delle suo foto piu' iconiche degli anni '60.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore