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Indice
Ampia e assai articolata ricostruzione della storia dell'Europa del Novecento, il volume è solo apparentemente classificabile tra le numerose opere di sintesi sul tema. Più che presentare una nuova interpretazione complessiva, Vinen intende infatti offrire uno sguardo diverso su quella storia, nel senso letterale di un cambiamento del punto di osservazione. Invocando anche per la storia contemporanea la ricchezza tematica e la pluralità di approcci ormai acquisiti dalla storiografia sull'età moderna, Vinen pone infatti in primo piano non i grandi temi della politica e gli scontri ideologici, su cui pure si sofferma in maniera non convenzionale, ma le molteplici trasformazioni sociali e culturali. Il risultato è una narrazione per frammenti ( A History in Fragments è infatti il titolo dell'edizione originale), che si propone di rifuggire da chiavi di lettura considerate rigide e parziali, in implicita polemica soprattutto con la periodizzazione e l'interpretazione proposta da Hobsbawm nel Secolo breve . L'obiettivo, tuttavia, è solo in parte raggiunto: se la centralità accordata ai temi della storia sociale e culturale consente di presentare un utile contraltare alle narrazioni della storia europea del Novecento eccessivamente appiattite sulla dimensione politico-ideologica, sul piano interpretativo il volume a volte rimane paradossalmente e contraddittoriamente imbrigliato in quelle semplificazioni interpretative che pure vorrebbe evitare; ciò è tanto più evidente nella parte sulla seconda met del secolo, dove la ricchezza di temi e problemi è spesso ricondotta meccanicamente al semplicistico schema bipolare della guerra fredda e alla contrapposizione politico-ideologica tra comunismo orientale e capitalismo occidentale.
Alessio Gagliardi
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