L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +10 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2005
Promo attive (0)
Cosa si potrà mai dire di nuovo sull’amore nell’era barbarica? Probabilmente il primo a porsi questa domanda sarà stato proprio il nostro autore, che nel suo ultimo lavoro ha trovato la chiave giusta per proiettare questo folle sentimento in una dimensione squisitamente letteraria, quasi agnostica, prescrivibile persino ai cardiopatici. Perché Salvati, ironico e sensibile come un venticello, riesce ancora una volta a stupire per l’illogica allegria che provoca nei suoi lettori. Ricordiamoci che stiamo parlando d’amore, un moto dell’anima talmente vanitoso che pretende di essere sempre al centro dell’attenzione, anche e soprattutto quando, da grande assente, muove i fili del nostro pensiero e ci costringe a venerarlo. Tanto vale, allora, rassegnarsi e gustare questo piccolo trattato nel quale, prendendo spunto da grandi classici della letteratura sentimentale ed erotica (Stendhal, Anaïs Nin, Emily Brönte, per citare alcuni nomi), si alternano prosa ed epigrammi dedicati “Agli innamorati, ai romantici, a tutti gli altri”. Nei sei capitoli l’amore è declinato nel suo essere passione mentale e fisica, irruenta e devastante (“immensa fiamma che scalda il cuore, le viscere e la testa allo stesso tempo ma difficilissima da controllare”), ma anche come capriccio e vanità, trasportato sulle ali della leggerezza che tutto giustifica, ricordando che il sentimento appartiene soprattutto a chi lo prova e non tanto a chi ne è oggetto. Anche se nel prologo si rende necessaria una “romantica e scontata avvertenza” (“Le parole d’amore/ possono essere udite/ solo da orecchie innamorate”), Salvati poi corregge il tiro, rassicurandoci con la garanzia che il romanticismo è altrove, nell’anima, che tenta di salvare se stessa trasportando la fisicità in idea pura, a riparo dalle correnti. Nell’amore erotico, definito nell’epigramma che introduce il quinto capitolo “la variante colta del sesso”, è invece la felice sintesi tra desideri, aspettative e realtà, connubio in continua evoluzione per non cedere alla noia.
Recensioni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore