Il segno della tempesta

Il target del libro è prevalentemente femminile, non necessariamente adolescenti, diciamo giovani donne, con i sentimenti a far da padrone, senza però risultare (per fortuna!) una lettura stucchevole. La protagonista è Lea, come indicato nella quarta di copertina, una ragazza speciale, dotata infatti di un dono: riesce a percepire le emozioni della gente. Non è stata una vita semplice la sua, da bambina pensava di essere pazza e a volte ha rischiato di essere sopraffatta da tutte quelle emozioni, per questo preferisce una vita riservata, nonostante l'insistenza della sua pazza amica Zoe. Come se non bastasse, a volte percepisce qualcosa, delle visioni, dei messaggi, che la spingono a lasciare l'Italia e a partire per le Everglades, da cui sente di essere attratta. Cosa ci sarà ad attenderla? Non riveliamo troppo altro, per non togliere al lettore il gusto di scoprire la storia. C'è un po' di tutto nel romanzo: c'è amore, nel senso più ampio del termine (come attrazione, commistione di anime, senso di famiglia, amicizia, fratellanza), c'è azione e ci sono alcuni scontri, c'è un background fantastico che affonda nella mitologia nordica. C'è un senso di destino, un percorso che l'eroe deve compiere per sconfiggere il male. Un fantasy contemporaneo che però non rinuncia a una trama dall'impostazione classica.

Finalmente un libro diverso! Ultimamente mi capita di andare in libreria e di pensare che i libri si assomiglino troppo nella trama.Di conseguenza, non sono invogliata all'acquisto. Romanzi urban fantasy e paranormal romance ne ho letti davvero tanti e avevo proprio bisogno di qualcosa di diverso... E l'occhio è caduto su Il Segno della Tempesta. Una bellissima sorpresa!!! Il climax degli eventi è ben costruito e il rapporto tra i due protagonisti è ben settato e si evolve con calma, lasciando a Lea e Sven il tempo di conoscersi, di legarsi e di scoprirsi... Attorno a loro si dipana un mondo affascinante che l'autrice fa scoprire sapientemente poco a poco, disseminando indizi dove è necessario. Un libro da non perdere a dimostrazione, oramai, che le autrici italiane hanno idee valide e che hanno una penna incisiva!