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Senza licenza di uccidere. Operazioni segrete militari italiane 1935-1943
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Senza licenza di uccidere. Operazioni segrete militari italiane 1935-1943
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Alla vigilia della campagna militare in Etiopia, nel 1935, l'Italia distaccò una sparuta Sezione Africa orientale del Servizio informazioni. Quando entrò in guerra, nel 1940, disponeva di quattro Servizi segreti militari centrali: uno per ogni arma (SIM, SIS e SIA) più un apparato di Controspionaggio autonomo (CSMSS). Parallelamente operavano una polizia politica dalla sigla controversa (OVRA) e un misterioso Servizio segreto riservato presso la presidenza del Consiglio dei ministri (SSRCM). Ciononostante molte operazioni segrete militari italiane durante la Seconda guerra mondiale sono avvolte dal mistero. La maggior parte dei documenti sono scomparsi, in parte distrutti dopo l'armistizio e in parte sottratti da mani ignote. Solo una discutibile memorialistica del dopoguerra, affidata a libri e riviste ormai introvabili, ne segnala l'esistenza. Alla luce di recenti studi - condotti in archivi nazionali ed esteri che hanno declassato i documenti "top secret" - è possibile ricostruire e confermare con attendibilità il percorso di straordinarie "avventure" di cui si resero protagonisti gli 007 italiani. Attraverso storie inverosimili e gustosi aneddoti assurgono agli onori gli "uomini ombra" del Bel Paese che si batterono con coraggio, nonostante le avverse condizioni e i modesti mezzi a disposizione. Scoprirono di tutto. Svelarono intrighi internazionali, acciuffarono spie insospettabili e usarono la macchina cifrante Enigma in modo originale. Ebbero cognizione del radar adoperato dai britannici. Riuscirono, già nel 1941, a scoprire che gli Stati Uniti avevano in progetto di costruire la bomba atomica (e dovei) e persino quali sarebbero stati gli obiettivi degli sbarchi alleati in Italia con quasi un anno di anticipo. Tutto ciò senza "licenza di uccidere", ovviamente.
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In commercio dal:
13 luglio 2017
Pagine:
256 p., ill. , Brossura
EAN:
9788862884013
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Giuseppe
23 luglio 2018
Libro scritto proprio bene. Argomento tanto affascinante quanto difficile da trattare, soprattutto per il lettore non introdotto nella materia. L’autore riesce a intricare con una prosa scoppiettante. Agenti segreti e operazione poco note, sui quali non si aveva una prova documentata, vengono alla ribalta grazie non solo grazie alla consultazione di una corposa bibliografia, ma anche grazie a documenti desecretati statunitensi, non reperibili in pubblicazioni in commercio. Quello che viene fuori è un affresco di una realtà altrimenti perduta, che esalta il ruolo dell’Intelligence italiana in campo militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Fra tutti emerge il ten. colonnello dei Reali Carabinieri, Manfredi Talamo, trucidato alle Fosse Ardeatine, medaglia d’oro alla memoria.
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Luca
16 luglio 2018
Molti buoni spunti ma occasione sprecata per colpa di un uso dilettantesco della lingua italiana (congiuntivi al posto di condizionali, "preposto" anziché "sottoposto", incisi colloquiali e inutili).
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Mario Raciti
14 giugno 2018
Storie vere di spionaggio durante la seconda guerra mondiale. Curiosissime, interessanti, intriganti, col ritmo di un film ma soprattutto con situazioni, intrecci e soluzioni ben più incredibili di quelli del cinema o della letteratura. Un libro perfetto per illustrare il concetto che "la realtà supera l'immaginazione". Leggetelo e vi farà venire voglia di approfondire non solo le varie vicende ma anche l'intera storia del reparto dei servizi segreti italiani durante l'ultima guerra.
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