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Anche questo libro, come i precedenti della Reichs,mi è piaciuto molto. Scrittura fluida, trama ben definita e personaggi ben caratterizzati fanno sì che il lettore sia catturato dalla storia.
Terzo libro che leggo della Reichs e confermo che il suo stile di scrittura mi piace. Questo romanzo mi ha appassionata ed è stata una piacevolissima lettura, certo nulla di indimenticabile, ma di solito i thriller con "crimine-indagine-soluzione" sono sempre piacevoli ma abbastanza dimenticabili, naturalmente con le dovute eccezioni. Solo per la citazione della Reichs a Chuck Schuldiner dei Death ha meritato un posto speciale nel mio cuore per questo buon romanzo. Consigliato per una lettura piacevole e con una trama ricca.
sono d'accordo nel dire che non è il miglior della Reichs per i motivi citati nelle passate recensioni. ma anche un libro non eccelso di questa scrittrice è di gran lunga migliore della maggioranza di thriller che ci sono in giro. è vero che rimane un libro un pò atipico nella bibliografia della Reichs, ma gli ingredienti tipici dei suoi libri ci sono tutti. per come la vedo io qui è mancato il ritmo e infatti il libro diventa realmente interessante nella seconda metà. P.S. l'autrice si prende una licenza poetica nella citazione del testo del gruppo musicale DEATH di CHUCK SCHULDINER; la canzone esiste come pure il testo (staring your severed head in the face), ma è contenuta nel primo album della band SCREAM BLOODY GORE uscito nel 1987.
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