Small Places

Small places, Pong, Parting ways, Rising Tensions and awesome light, Slightly off axis, Seeds and birdman, Wobble and spill, Soft reality
"Small Places" di Michael Formanek è il seguito di "The Rub and Spare Change", acclamato debutto di Formanek per la ECM in veste di leader. Il suo album del 2010 si guadagnò una recensione a cinque stelle sulla rivista DownBeat, e il The New York Times descrisse il disco come un’opera "elegantemente sovversiva, a volte addirittura sontuosa". La rivista in Progression scrisse: "questo genere di esperienza d’ascolto, densa e tuttavia illuminante, si muove come sul filo del rasoio tra astrazione celebrale e avvincente prosaicità in modo assolutamente accattivante". Questo nuovo disco schiera la stessa vitalissima band, un Formanek in telepatica sintonia con il sassofonista Tim Berne, il pianista Craig Taborn e il batterista Gerald Cleaver. "Small Places" compie in effetti un ulteriore passo avanti rispetto alla prima opera del quartetto, arrivando ad un’osmosi talmente perfetta tra composizione ed improvvisazione che l’ascoltatore è appena in grado di dire dove finisce l’una e dove comincia l’altra. Terrestre e tuttavia aereo, questo jazz americano del ventunesimo secolo è una musica frizzante, colma di riff e di robusti ostinato, ricca di opzioni melodiche, dal sound sorprendente.