Smokin' at the Half Note
di Wes Montgomery, Wynton Kelly
Wes Montgomery (che fu definito “la miglior cosa che potesse capitare alla chitarra dopo Charlie Christian”) dava il meglio di sé dal vivo: era un improvvisatore instancabile, che amava suonare tanto, e a lungo. Tra le sue registrazioni fortunatamente (per noi e per legioni di appassionati) hanno un posto d’onore queste incredibili sortite catturate allo Half Note Club di New York tra il settembre e il novembre del 1965: troviamo il nostro eroe in stato di grazia, anche in virtù del dialogo serratissimo non un “una”, bensì con la sezione ritmica per eccellenza, quella di Sua Maestà Miles Davis composta da Wynton Kelly al pianoforte, Paul Chambers al contrabbasso e Jimmy Cobb alla batteria. Generazioni di chitarristi – tra i tanti il grande John Scofield – ancora ricordano l’emozione del primo ascolto del brano d’apertura: una cavalcata di 12 minuti sullo spunto di No Blues (guarda caso, di Miles Davis), e a seguire ballads (If You Could See Me Now, What’s New), un altro blues folgorante (Unit 7), e la ripresa di un tema amatissimo dal chitarrista come Four on Six, in una versione se possibile ancora più impressionante di quella celeberrima registrata in studio. L’intesa, dicevamo, era perfetta, il tandem con Wynton Kelly impareggiabile. Chissà, forse giocava in favore il fatto che entrambi fossero degli autodidatti dalla tecnica piuttosto eterodossa: Wes – unico fra i chitarristi jazz dell’epoca – al posto del plettro usava il solo pollice, mentre Wynton scolpiva le frasi con tre sole dita della mano destra (indice-medio-anulare). Un limite? Non si direbbe. Quanto alla qualità del suono, queste registrazioni lasciano sbalorditi: nel 1965 non era certo comune raggiungere questi livelli di eccellenza.)
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