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Snakes & Arrows possiamo definirlo, senza ombra di dubbio, una sorta di Vapor Trail registrato come si deve. Naturale proseguimento del suo bellissimo predecessore, S&A lascia l'amaro in bocca per alcuni pezzi non proprio alla'altezza e garanzia Rush (Faithless, The Larger Bowl, Bravest Face, We Hold On) e per una semplificazione generale dell'intero lavoro. Per carità, gli anni si fanno sentire anche per loro ma questo disco, colmo di ottimi spunti, il più delle volte originalissimi, pecca di molta semplificazione. Il trio di Toronto c'aveva abituato sempre a trame complesse e intricate, rendendole appetibili e gustosissime, mai fine a se stesse. Quì no, purtroppo. Ed è proprio, come dire, questa 'linearità' che mal si coniuga con la loro tradizione e con le idee messe a fuoco con questo lavoro. Vapor Trail era la stessa cosa ma per quel lavoro il trio era riuscito perlomeno ha inculcare nuove idee in un contesto Rush al cento per cento. Detto questo, definire S&A un pessimo disco è un'eresia e una gran bella falsità. Far Cry, la più 'Rush' dell'intero disco, apripista del lavoro, è stata catapultata dal predecessore: ritmica e melodica, con un ritornello mozzafiato. Travolgente! Il secondo pezzo, Armor & Sword, sprigiona un malessere che sfocia nella violenza sonora. Workin'them Angels è un pezzo originalissimo, con un chiaro riferimento al disco Test For Echo, che gioca con diverse sensazioni sonore. The Main Monkey Business, strumentale iper-tecnico ed emozionante, lascia il posto alla stupefacente Spindrift, anche questa originale, anche questa concepita su stati d'animo varianti e con un intermezzo che definirei 'erotico e suadente'! La blueseggiante e romantica The Way The Wind Blows mette il punto sull'esperienza 'cover' e la strumentale Hope commuove e riesce ad esprimere il titolo. In fine ricordo Malignant Narcissism, un pezzo strumentale, vero e proprio manifesto di tecnica e goduria musicale non indifferente. Non un capolavoro S&A, ma pur sempre un capitolo Rush degno di nota.
Girava voce, più o meno da un anno a questa parte, da quando insomma si era saputo che il trio canadese era entrato in studio per registrare la nuova fatica, che proprio quest'ultima avrebbe decretato il ritorno alle sonorità più progressive e hard dei mitici anni sattanta, quelli di 2112 per intenderci. Ancora una volta tutto sbagliato: già perchè quando si tratta di Rush non esistono voci di corridoio che tengano, non bisogna mai fare preventivi, scommesse, ipotesi, ecc... E così un bel giorno finalmente ho tra le mani "Snakes & Arrows" ed appena premuto Play sul lettore già intuivo che anche stavolta ci avevano spiazzati. Ma neanche tanto! Già perchè "S&A" porta avanti il discorso intrapreso dai tempi di "Test For Echo" che sfociò in tutta la sua "cruda e mistica bellezza" di "Vapor Trail". Ecco "S&A" tocca l'apice, in tutti i sensi, di quel discorso! Si parte con il singolo "FAR CRY", accattivante,con una linea melodica ad effetto, con un ritornello irresistibile ed una ritmica..."alla Rush", appunto! Il pezzo che sorprende però è quello sucessivo, "Armor And Sword", pezzo un pò particolare per il combo canadese, oserei dire lontano dal loro mondo. Pezzo lungo, con un profondo senso di angoscia, con piccole aperture melodiche per prendere respiro dopo riff violenti e pesanti. Da ascoltare l'assolo di Lifeson: malatissimo!!!! Stesso discorso per la bellissima "Workin' Them Angels" che si snoda in vari cambi di tempo e con inserimenti acustici deliziosi! Sotto tono "The Larger Bowl", bella ed affascinante ma dal sapore di canzoncina. Bellissime "Spindrift" e lo strumentale "The Main Monkey Business" i due pezzi che in assoluto valgono il disco. Mai strumentale più accattivante è stato composto! "The Way The Wind Blows" sembra ricordare di quanta influenza ha avuto "Feedback" per il trio di Toronto e la sucessiva strumentale "Hope" commuove all'inverosimile.Degni di nota rimangono "Malignant Narcissism" che ti fa capire come una band si diverte a comporre musica e "We Hold On", degna canzone di chiusura!
Recensioni
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