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Un gramo destino, quello di Filottete. Scacciato dai compagni che assediano Troia perché disgustati dalla sua piaga immonda e inguaribile, è abbandonato su un'isola deserta, dove trascina una vita di stenti per nove anni. Quando una profezia annuncia che solo con lui e con il suo arco infallibile – dono di Eracle – si otterrà la vittoria, Ulisse e Neottolemo, figlio di Achille, arrivano sull'isola per condurlo, con le buone o con le cattive, a Troia. Da qui un dramma teso allo spasimo, che mette in scena questioni che toccano la coscienza di ognuno: l'esclusione del malato e la sua solitudine senza rimedio, il conflitto tra presunti interessi superiori e la pietà, lo scandalo assurdo della sofferenza, l'enigma della condizione umana sotto un cielo muto e imperscrutabile.
Irti scogli, anfratti sul mare, animali dei monti
allora siete voi la mia sola famiglia,
e le pietraie scoscese le sole
a cui possa rivolger la parola.
E a voi – mia sola compagnia –
dedico il mio pianto
su quanto m'ha fatto il figlio di Achille.
Indice
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Dice Filottete: "Sono un uomo infelice, solo nel vuoto abbandonato, e così privo di affetti che è finito in malora". Egli era stato abbandonato sull'isola di Lemno, un' isola deserta, da Odisseo; era stato allontanato dal campo dei Greci a causa di una ferita al piede dall'odore ripugnante e per il continuo spurgo di sangue. Filottete, abbandonato da tutti, vive di cacciagione grazie ad un arco infallibile che gli è stato donato da Eracle. La sofferenza fisica e morale a cui è sottoposto gli fa dire: " Non c'è fine al male e ai malvagi. Anzi questi, gli dèi li circondono d'ogni cura e come si rallegrano di cavar dall'Ade canaglie capaci di tutto, così vi ficcano gli onesti e i giusti. E tutto questo accettarlo e lodarlo pure, quando, volendo celebrarli, scopro gli dèi infami?" E quando Eracle, appare a Filottete, non fa "alcun cenno che possa offrire una qualche ragione della sofferenza di Filottete, che rimane del tutto immotivata: anche chi scende dal cielo non ha nulla da dire sullo scandalo del male". Anche il Giobbe biblico non avrà da Dio, alcuna risposta sul perché del male.
Un immenso grazie al prof. Testa per questo piccolo gioiello della letteratura greca.. Da leggere assolutamente.
Recensioni
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