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Sognando la luna - Michael Chabon - copertina
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Sognando la luna

Descrizione


Una bugia che ci porta la verità, in cui Chabon si offre toccante e creativo come mai prima d'ora

«Un modello in scala dell'amore, della morte e di un mondo in frantumi.» - The New Yorker

«Chabon è in grado di scrivere di qualunque argomento.» - The New York Times

«Un romanzo centrato, propulsivo, energico; l'opera di un maestro.» - The Guardian

«Un romanzo che gode di una luce irresistibile, una storia trascinante sui tortuosi percorsi che la vita può assumere, sugli imprevisti che la dirottano, sui segreti che sono la materia scura del mondo familiare.» - The Washington Post

«Ambizioso e pienamente riuscito, Sognando la luna è una lunghissima lettera d'amore a una generazione intera.» New York Review of Books

È il 1989 quando Michael Chabon, pochi mesi dopo aver pubblicato il suo primo romanzo, I misteri di Pittsburgh, raggiunge la casa della madre, a Oakland, per far visita al nonno gravemente malato. Reso loquace dai potenti antidolorifici, la memoria più nitida, affilata e urgente per l'imminenza della morte, in una settimana l'uomo dispiega davanti al giovane scrittore una storia rimasta sepolta, quasi dimenticata per una vita intera, un fiume alimentato da una molteplicità di affluenti, di voci spesso drammatiche, a volte beffarde, travolgenti per il nipote come per il lettore di oggi. È questa la mappa su cui si compone Sognando la luna, la confessione finale di un uomo a cui il narratore si riferisce sempre e solo come «mio nonno». È un racconto che parla di follia, di guerra e di avventura; che affronta il sesso, il matrimonio, il desiderio; che partendo dal modellismo aerospaziale osserva e descrive l'America di metà Novecento, le aspirazioni tecnologiche e i progressi di una nazione. Eppure, sopra ogni altra cosa, è il ritratto dell'amore passionale e impossibile tra il nonno dell'autore e sua moglie, un'enigmatica donna francese arrivata negli Stati Uniti, profondamente segnata, dopo la guerra. Insieme, a muovere queste pagine è l'impatto distruttivo - eppure così potenzialmente creativo - dei segreti e delle menzogne. "Sognando la luna" è un romanzo in forma di memoir, al tempo stesso una sorta di autobiografia immaginata, capace di descrivere un'epoca nel racconto di una sola vita, contraendo un'esistenza intera in un incontro di appena una settimana. Una bugia che ci porta la verità.
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Dettagli

2017
28 settembre 2017
526 p., Rilegato
9788817095709

Voce della critica

Chabon, peccati e virtù che rendono umani

Una narrazione che affonda le radici nella tradizione del romanzo americano e delle grandi saghe familiari. In Sognando la luna (526 pagine, 22 euro), pubblicato dalla casa editrice Rizzoli (nella traduzione di Matteo Colombo), Chabon ci parla di tre generazioni all’interno del secolo breve e ci regala il suo scritto più autobiografico.
Scavalcati i 50 anni, il romanzo è del 2016, il già premio Pulitzer 2001 con Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay, in questa prova che non è solo un memoir, mostra di sapersi destreggiare con grande maestria tra storia e finzione narrativa e forse ha qui pensato di fare i conti con la sua vicenda privata, servendosi degli strumenti a sua disposizione, quelli del narratore, appunto raccontandola, tendenza letteraria fra l’altro che sembra molto in auge in questo periodo, pur non essendo lui il protagonista principale, ma il “nonno”, mai connotato diversamente durante tutto il romanzo.

Il racconto si dipana sulla scia dei ricordi del nonno materno dell’autore durante la visita che Chabon stesso gli fa nel lontano 1989, poco dopo il suo esordio come romanziere con I misteri di Pittsburgh recandosi al suo capezzale in quella che sarà la sua ultima settimana di vita nella sua casa in California. Come in una sorta di rito sciamanico, quale forse è la letteratura, è il nonno a scrivere il romanzo seppure tramite il medium del racconto di molti anni dopo del nipote e lo fa riesumando quasi un secolo di storia collettiva nella sua manifestazione anche più dolorosa, la seconda guerra mondiale, e privata, nella storia di sé e della sua famiglia. Il secondo conflitto mondiale è lo sfondo sul quale si innervano le vicende private del nonno dell’autore: Il resoconto delle esperienze in Europa sul finire della guerra; la morte del suo compagno per mano di un razzo V2 del perfido e si scoprirà riciclato in tempo di pace Von Braun, inventore degli stessi razzi. Gli echi da “L’arcobaleno della gravità” si sprecano e forse in questo Chabon Il sogno della luna di cui al titolo è l’omologo dell’arcobaleno del romanzo di Thomas Pynchon, della stessa onirica parabola dell’opera del ritroso maestro del postmoderno, al quale forse Chabon con questa sua opera ha almeno in parte pagato il suo tributo.

La storia d’amore tra il nonno, nato guarda caso durante una notte di eclissi lunare e la nonna, una ragazza madre di origine ebraica conosciuta in Francia proprio durante l’infuriare della guerra, apre uno squarcio di bellezza ed è proprio la loro storia tormentata, a tratti grottesca e sicuramente drammatica a infondere una particolare e indimenticabile luce a tutto il romanzo. La “nonna”, anche lei così unicamente connotata, è una donna si sarebbe detto una volta “problematica”, non è mai riuscita a liberarsi dai fantasmi del proprio passato e dai propri traumi inconfessati e mascherati sotto le spoglie di misteriose scene primarie. Per questa enigmatica malattia si trova a dividere la sua vita fra la sua dimora coniugale e una clinica psichiatrica.

Il romanzo segue una struttura narrativa a ritroso percorrendo la vita di tre generazioni con lo sfondo dei riti e usanze della tradizione ebraica, mai ostentate o preponderanti, d’altronde non stiamo leggendo Singer o Potok, con una sorta di partitura diaristica ma ondivaga e che non segue un corso cronologico univoco, sovrapponendo le vicende familiari, fra cui gli anni in carcere del “nonno” per aver aggredito il suo capoufficio, a quelle collettive del secondo Novecento, dalla catastrofe della guerra al sogno di conquistare la luna, questo un po’ il collante poetico dell’intero romanzo, mettendo in scena proprio l’ubriacatura di un certo periodo storico per le imprese aerospaziali e con il “nonno” stesso intento a progettare un modellino raffazzonato di base lunare, il suo sogno di sempre.

Qui il romanzo di Chabon sembra innalzarsi contenutisticamente lasciando affiorare la grande dicotomia e il grande dilemma morale fra il bene e il male. La scienza, quel mostro acefalo e neutro che ha inventato l’energia nucleare che è la forza stessa della vita e della materia e che allo stesso tempo per l’uso distorto che ne può far l’uomo può portare alla sua stessa auto-distruzione, tema cardine proprio del secolo scorso ma universale, del quale Chabon ci parla nemmeno troppo fra le righe.

Realtà e finzione, personale e collettivo sono sapientemente miscelati in questo ponderoso romanzo, si parla di 526 pagine, all’interno del quale si possono alternare picchi stilistici e anche qualche piccola caduta, ma con una scrittura sempre controllata e una costante tensione narrativa che fa sprofondare il lettore nei meandri della famiglia Chabon. Saga familiare, autofiction, memoir, si possono scomodare i più svariati generi, ma la vera letteratura va oltre le etichette, le annichilisce e parla delle vite degli altri e delle altrui famiglie che potrebbero essere la nostra, con i propri sogni di colonizzare la luna o più prosaicamente restituendoci come in uno specchio tutti quei piccoli o grandi vizi, peccati e virtù che ci rendono umani.

Recensione di Simone Bachechi

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Conosci l'autore

Michael Chabon

1963, Washington

Scrittore e sceneggiatore statunitense. I suoi lavori sono caratterizzati da un linguaggio complesso con un uso frequente di metafore e un vocabolario molto ricco. Tra i temi più riccorrenti nelle sue opere troviamo il divorzio, la paternità e l'ebraismo. Nei suoi romanzi si ritrovano spesso personaggi gay, bisessuali ed ebrei. A partire dalla fine degli anni '90, Chabon si è impegnato in una grande varietà di generi e di mezzi espressivi, scrivendo oltre a tradizionali romanzi anche fumetti, sceneggiature cinematografiche e libri per bambini. Il suo primo libro I misteri di Pittsburgh fu scritto come tesi per il master, venne inviato ad un editore e successivamente pubblicato diventando un best seller e catapultando Chabon tra le celebrità letterarie.Dopo...

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