Sola a presidiare la fortezza. Lettere

La più anticonformista tra gli scrittori americani. Oggi è un mito e nelle lettere rivela più di quanto sembra. Da leggere

Motivi per leggere e amare Flannery O' Connor: -innanzitutto perché è uno spasso, ma anche una delle voci più rappresentative della letteratura del Sud degli Stati Uniti -allevava pavoni -di giorno leggeva Faulkner, James, Dostoevskij, Kafka, Flaubert (e tanti altri), ma ogni sera prima di andare a dormire leggeva sempre la Summa di Tommaso -era una fervente cattolica che dava l'impressione di essere una pesantona bigotta (come lei stessa afferma più volte ironizzandoci su!) che però si rivolgeva a lettori «convinti che Dio sia morto» -cita così tanti libri e autori che è inevitabile creare una wishlist apposita con tutti i suoi consigli di lettura -sapeva essere ironica, polemica, meditativa, drammatica, tragicomica e riflessiva anche all'interno di una stessa epistola -raramente si muoveva da casa sua per colpa di una malattia invalidante che l'ha accompagnata per tutta la vita. Eppure, come lei scrive, «in un certo senso la malattia è un luogo più istruttivo di un lungo viaggio in Europa» quindi da una vita come la sua si può solo imparare!

Un compagno imprescindibile per la lettura dei racconti e dei due romanzi della scrittrice americana. Nelle lettere emerge il carattere pungente e ironico di Flannery, una figura straordinariamente anomala nel paesaggio della narrativa americana del Novecento e difficile da comprendere per i lettori europei così lontani dal suo mondo fatto di fondamentalismo biblico. Una donna capace di guardare a se stessa con molta autoironia ma anche di aprire il cuore all'amica "A.", con cui intrattiene una fitta corrispondenza. Un grande elogio a Minimum fax che ha reso accessibile in italiano questo materiale, con il rimpianto però di una pesante riduzione delle lettere pubblicate rispetto all'originale