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Ambientato nei paesaggi aspri e selvaggi dell’Australia, Solo ladri e assassini è un romanzo avvincente e al tempo stesso scioccante sulla crudeltà e la sopravvivenza, l’ingiustizia e l’onore, e su due fratelli uniti dal dolore.
1885, Queensland Centrale, Australia. È una torrida giornata e una siccità paralizzante minaccia di rovinare la famiglia McBride. Da mesi ormai la loro terra è riarsa, il bestiame affamato. Quando finalmente arriva la pioggia, è un miracolo che riaccende in loro la speranza di sopravvivere. Ma tornando a casa dopo un pomeriggio trascorso a nuotare in una pozza d’acqua, il quattordicenne Tommy e suo fratello Billy si trovano di fronte a una tragedia terribile: i loro genitori sono stati barbaramente trucidati e la sorellina, Mary, è in fin di vita. L’unico in grado di aiutarli è l’astuto, crudele John Sullivan, il più ricco proprietario terriero della zona, ex datore di lavoro del padre. Radunata una squadra per vendicare il torto subito dai due giovani fratelli, Sullivan ne affida il comando all’enigmatico ispettore Noone e alla sua Polizia nativa del Queensland, braccio armato del potere coloniale britannico incaricato della “dispersione” degli aborigeni per “proteggere” i diritti degli allevatori bianchi. Sarà lui a guidarli nella ricerca dei responsabili della strage. Ma il duro e sconvolgente inseguimento attraverso l’arido entroterra avrà un impatto devastante su quel paese appena nato e alla ricerca della propria identità. E segnerà in modo indelebile il giovanissimo Tommy, perseguitandolo per il resto della sua vita.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E molto interessante lo consiglio vivamente
Si potrebbe definire un romanzo western postcoloniale questo di Paul Howarth (tit. or. Only Killers and Thieves, tr. it. Seba Pezzani, HarperCollins Italia Editore 2020), in cui si trattano temi come la diseguaglianza sociale, l'annientamento degli aborigeni, la vita dei coloni australiani. Negli anni '80 dell'Ottocento, nel Queensland centrale, una famiglia di allevatori sopravvive faticosamente tra siccità e orgoglio. Il latifondista della zona è tenuto a distanza come un nemico, mentre gli aborigeni sono considerati con tolleranza. Tutto cambia radicalmente dopo un tragico fatto di sangue che vede due fratelli, Billy e Tommy, testimoni e promotori di una spedizione punitiva. Questa si rivelerà presto un modo opportunista e sanguinario di occultare la verità. Una lingua accurata e a tratti poetica, descrizioni impietose di persone e gesta ben poco eroiche, un forte senso morale che si esprime nella parabola del protagonista sono gli ingredienti del romanzo, che vale la pena leggere per conoscere meglio non solo l'Australia, ma il cuore di ogni conquistatore. Per usare le sue stesse parole, "La storia dimentica" e l'autore è "un cronista del genere umano".
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