Ludwig van Beethoven (1770-1827): Sonata n. 1 in re maggiore per violino e pianoforte op. 12 n. 1; Sonata n. 2 in la maggiore per violino e pianoforte op. 12 n. 2; Sonata n. 3 in mi bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 12 n. 3; Sonata n. 4 in la minore per violino e pianoforte op. 23; Sonata n. 5 in fa maggiore per violino e pianoforte op. 24 La primavera; Sonata n. 6 in la maggiore per violino e pianoforte op. 30 n. 1; Sonata n. 7 in do minore per violino e pianoforte op. 30 n. 2; Sonata n. 8 in sol maggiore per violino e pianoforte op. 30 n. 3; Sonata n. 9 in la maggiore per violino e pianoforte op. 47 A Kreutzer; Sonata n. 10 in sol maggiore per violino e pianoforte op. 96Dopo una «sublime» (BBC Music Magazine) integrale delle sonate per violino e pianoforte di Franz Schubert con Piers Lane, Tasmin Little presenta con Martin Roscoe una nuova strepitosa integrale delle sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven. Il Titano di Bonn compose dieci sonate per violino e pianoforte e – a quanto pare – non si fece mai tentare dalla possibilità di scrivere altre opere per questo organico. Ben nove di queste dieci sonate rientrano nella categoria delle opere giovanili di Beethoven, con la sola Sonata in sol maggiore op. 96 – scritta circa dieci anni dopo le altre – a non fare parte di questo ambito. Per questo motivo, a differenza delle sinfonie, dei quartetti per archi, delle sonate per pianoforte e persino delle sonate per violoncello e pianoforte, nel loro insieme le sonate per violino e pianoforte non sono in grado di tratteggiare una linea dello sviluppo stilistico di Beethoven, ma – nonostante questo – ognuna di esse è un capolavoro, originale, pieno di vitalità e del tutto idiomatico sia per il violino sia per il pianoforte, che partecipano allo sviluppo del discorso musicale su un piano di sostanziale parità e – nel caso di questa integrale – come una magistrale padronanza stilistica e una straordinaria musicalità.
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