Il Parto delle Nuvole Pesanti torna con Sottomondi, il nuovo album che racconta un’umanità caleidoscopica e senza voce, fatta di bambini, donne, immigrati ed emarginati attraverso canzoni e musiche che servono per vivere, resistere e, a volte, cambiare. Con Sottomondi, la band calabro / bolognese, grazie anche alla supervisione artistica e gli arrangiamenti di Tony Canto, cambia direzione e stile, rompe la gabbia della canzone dando spazio a follie e sogni lisergici, ironici e surreali, stimolando il piacere dell’ascolto e la voglia di agitare il corpo. L’album licenziato da WMusic / World Music Made in Italy è stato anticipato dall’uscita del singoloNiente Ninna per l’uomo Ne’, accompagnato dal videoclip di Giuseppe Bilotti.
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 12 album, fondendo stili e linguaggi differenti, dall'Etno-Rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d'autore, fino alla World music, avvalendosi della collaborazione di artisti come Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro e di scrittori come Carlo Lucarelli e Carmine Abate (premio Campiello).
Il suo live, portato su palchi importanti (Primo Maggio di Piazza S. Giovannni Roma, Premio Tenco) – e in giro per il mondo (New York, Fortaleza, Bagdad, Londra, Berlino, Praga, Budapest) è un crocevia di suoni e liriche, ironiae allegria, miscelati a momenti teatrali e circensi. Il Parto ha riscosso uno straordinario successo con il brano Onda Calabra, colonna sonora di Qualunquemente, film con Antonio Albanese, ottenendo la partecipazione al Festival del Cinema di Berlino e la nomination come migliore canzone al David di Donatello e le congratulazioni del Presidente della Repubblica. Il brano L’imperatore è stato considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana (Antologia della Canzone Italiana 1861-2011, Mondadori) e la canzone Giorgio ha avuto la nomination al Premio Amnesty International.
La band si è cimentata anche nel teatro con Roccu u Stortu, spettacolo sulla prima guerra mondiale e Slum che racconta le periferie delle grandi città africane in viaggio verso la speranza occidentale. Non è mancato il cinemacon Doichlanda, squarcio sugli immigrati calabresi in Germania e premio della critica al Festival di Torino, I colori dell’abbandono, che affronta il tema dei paesi abbandonati e Aléteia, che racconta la bellezza dei luoghi attraverso una magica storia d’amore.
Di grande importanza sono anche i progetti culturali della band che ne testimoniano il suo forte impegno sociale e civile, come La valigia d’identità e Terre di Musica - Viaggio tra i beni confiscati alla mafia, realizzato con la collaborazione di Libera e a cui il Tg2 ha dedicato un ampio servizio mentre Rai3 lo ha ospitato in diretta tv alConcerto del Primo Maggio di Roma.
Leggi di più
Leggi di meno