Spaces Everywhere

“Space Everywhere” è dotato di un senso dell’umorismo tutto suo e molto particolare. È cinico, affilato, i testi sono incisivi e profondi, le melodie che li accompagnano sono armoniose e vivaci. Ma il sound è inconfondibile, puro The Monochrome Set. Anche con tutti quei banjo, hammond, cori femminili e persino fiati, emergono come da una nebbia di suoni le inimitabili chitarre distorte e nervose e quell’anima post-punk che sembra arrivare direttamente dagli anni ’70. Anche se il gruppo è fortemente radicato e influenzato dal sound anni ’50, ’60 e ’70, con “Space Everywhere” hanno fatto un passo nel presente, rendendo sonorità alternative/post-punk di nuovo trascinanti e popolari. Non a caso band come Felt, Franz Ferdinand, Belle and Sebastian e Strokes hanno subito in modo evidente l’influenza e il fascino dei Monochrome Set, che con questo 12° disco paiono dire “eccoci, siamo ancora qui”.