La spia inglese

primo libro di D.Silva che leggo; mah....che dire.... leggendo anche le recensioni su Ibs e su altri siti ammetto che mi aspettavo qualcosa di più/meglio. classica lettura da ombrellone che più non si può. non so se consiglierei questa lettura

primo libro di D.Silva che leggo; ammetto che mi aspettavo qualcosa di più e di meglio leggendo anche le recensioni su altri siti. classica lettura da ombrellone, come si suol dire, che più non si può. mi ha lasciato alquanto perplesso ed onestamente non so se consiglierei questa lettura

Il libro di legge perché Silva è un abilissimo tessitore delle due trame avvincenti, ma certo questa ennesima puntata della saga di Gabriel Allon non merita più della sufficienza. Nel libro c’è “troppo”: l’autore ha messo insieme l’IRA irlandese, le torbide mene di Mosca, l’estremismo arabo e addirittura una grottesca ricostruzione della morte di una principessa con tutte le caratteristiche di lady D uccisa in un attentato del cattivo di turno non di capisce bene con quali finalità. Il tutto risulta malamente omogeneizzato con alcune incongruenze segno di approssimativa revisione , come ad esempio la definizione di “giovane inglese” per Keller che avendo vissuto i disordini irlandesi e avendo circa dieci anni meno di Allon doveva essere nella cronologia del romanzo già piuttosto stagionatello. Silva poi è bravo a cucinare l’intero menù, ma certo quando gli ingredienti non sono di buona qualità è difficile servire un pasto raffinato. E sembra essersene accorto anche l’autore che non pare neanche lui troppo convinto del risultato complessivo.