L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Prima che nel cristianesimo la virtù fosse riposta nel timor di Dio, l’ambivalente formula di Petronio e di Stazio – «Primus in orbe Deos fecit timor» – che può stare in bocca al sacerdote come al libertino, ha interpretato il senso comune di una religiosità strutturata sulla sottomissione a un concetto intimidatorio del sacro che, dal paganesimo al cattolicesimo romano, con il retroterra del tremendo monoteismo vetero-testamentario, trasmesso intatto dall’ebraismo al protestantesimo, vive nel lungo periodo senza sostanziali soluzioni di continuità. Nel caso di Spinoza non può esservi dubbio che tutta la sua opera contiene un messaggio chiaro che si affianca a quanti respingono modelli di religione e saggezza aventi a fondamento la paura – in primo luogo, dunque, agli epicurei e a Lucrezio.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore