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La lezione rodariana continua a dare incessantemente i suoi frutti stagione dopo stagione; per esempio, "l'insalata di favole" di cui si parla nella Grammatica della fantasia, fatta di contaminazioni, impasti, rovesciamenti ironici, prolungamenti fantastici, è presente nell'ispirazione di autori contemporanei come Quarzo e Lavatelli e come Dal Cin. Che in questo bell'albo racconta di un bambino, lettore innamorato del mondo delle fiabe, che si ritrova a entrare in un Meraviglioso Museo delle Meraviglie dove si possono ammirare il cestino di Cappuccetto Rosso, lo straccio di Cenerentola, l'Acciarino Magico, la fibbia del Gatto con gli Stivali, un fagiolo magico, ovvero il pisello della Principessa sul Pisello. La cui vera storia ora viene raccontata al bambino dalla guida, che però nel finale introduce un elemento spiazzante che rivaluta la figura tradizionalmente scolorita del principe. Perché adesso non è più la regina madre a decidere, ma è lui con un espediente tanto semplice quanto astuto a "scegliere" la principessa di cui si è innamorato non appena l'ha vista bussare alla porta del castello bagnata fradicia perché abbandonata nel bosco dalla matrigna cattiva. Con un'ulteriore sorpresa finale, una strizzata d'occhio, insomma, una doppia capriola della fantasia. Le fiabe sono sempre materia prima inesauribile dell'immaginario: deposito al quale attingere e laboratorio per reinventare. Maria Sole Macchia è un'illustratrice che ama "raccontare" a sua volta, e non limitarsi a decorare o a ripetere. Usa segni semplici, netti, chiari per disegnare figure leggere, eleganti, ben marcate e riconoscibili, buffe ma non ridicole, su campiture dai colori rilucenti ma non chiassosi, delicati azzurri, rosa, gialli, arancione, viola. Fernando Rotondo
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