Non ho fatto niente di male. Ho solo ripreso mia figlia.
«I romanzi di David Bergen non potrebbero essere più attuali e più coinvolgenti.» - Jennifer Egan
"Correva voce che la moglie del dottore avesse deciso di venire a Ixchel per curarsi con le acque. La clinica si trovava sugli altipiani del Guatemala, affacciata su un lago che aveva ottantaquattromila anni. I turisti accorrevano attratti dal lago, dalla bellezza dei tre vulcani, dall'aspetto pittoresco dei dodici villaggi che lo circondavano e dai venti pomeridiani che si credeva spazzassero via il peccato. Ma le donne con problemi di infertilità accorrevano attratte dalle proprietà curative delle acque."
In una remota cittadina del Guatemala, da alcuni anni si è affermata una clinica della fertilità che richiama a sé numerose donne benestanti in cerca di un miracolo. È lì che lavora come assistente la giovane Iso, una ragazza che per nove ore al giorno si prende cura delle pazienti che le vengono affidate; nella stessa clinica lavora anche il dottor Eric Mann, un attraente medico americano che ha gioco facile nel sedurla e a cui Iso finisce per concedersi, innamorandosene perdutamente. Il medico è sposato, e la situazione si complica quando la moglie del dottore arriva nella clinica per usufruire a sua volta della terapia, ed è Iso stessa a prendersene cura diventandone la confidente. Il ricovero della signora Mann dura due settimane senza dare alcun risultato, settimane in cui Iso smette di vedere l'uomo che ama. Quando la moglie fa ritorno negli Stati Uniti, le cose sembrerebbero tornare come prima, ma non è così, perché Iso è incinta e avrà una figlia dal dottor Mann; e quando la bambina nascerà, Iso si renderà conto di essere stata tradita nel modo più crudele.
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