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Descrizione


Nei primi anni 60, negli Stati Uniti, il giornale di un paesino del West organizza una durissima corsa di resistenza a cavallo lungo un percorso di ottocento miglia. Alla gara partecipano anche due reduci di guerra e una ex prostituta. In palio ci sono alcune migliaia di dollari.
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Dettagli

Bite the Bullet
Stati Uniti
1975
DVD
8054317084835

Informazioni aggiuntive

Golem Video, 2019
Terminal Video
126 min
Italiano (Dolby Digital 2.0);Inglese (Dolby Digital 2.0)
Italiano
2,35:1

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Denise
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'Stringi denti e vai!' ('Bite the bullet') di Richard Brooks

‘Stringi denti e vai!’ (‘Bite the bullet’) è il terzo film western scritto e diretto da Richard Brooks nel 1975, dopo ‘L’ultima caccia’ (1956) e ‘I professionisti’ (1966). La vicenda racconta di una massacrante gara di resistenza a cavallo organizzata agli inizi del secolo scorso dal giornale ‘Western Press’. I partecipanti devono percorrere in una settimana settecento miglia per aggiudicarsi il premio, consistente in una somma di denaro. Ai nastri di partenza si presentano, tra gli altri, due amici e veterani della guerra ispano-americana (Gene Hackman e James Coburn), un’ex prostituta (Candice Bergen), un anziano cowboy (Ben Johnson), un giovane arrogante (Jan-Michel Vincent), un anziano cowboy piuttosto malandato, un educato inglese amante degli sport e un messicano sofferente di mal di denti. La gara ricorda il tema della corsa per paesaggi sterminati alla conquista del West, un topos caro all’epica statunitense, anche se a ben guardare - e non aiutano certo gli scarni ‘contenuti speciali’ – non si respira solo aria di avventura, ma pure quella di una disillusa riflessione sugli egoismi umani all’esasperata ricerca del benessere materiale. Di fronte ad un obiettivo comune prevalgono, infatti, gli aspetti più violenti della società americana, ma non mancano temi che oggi definiremmo legati all’ecologia e al femminismo, e la violenza si stempera talvolta con l’umorismo. Il punto di vista crepuscolare di Brooks su quest’era al tramonto, dove ai cavalli si affiancano sbuffanti locomotive, è affidato al bravo Gene Hackman, unico a provare umana solidarietà per i cavalli stremati dallo sforzo, per gli avversari in pericolo e per l’amico, col quale dividerà la somma vinta, aspettandolo volutamente per tagliare il traguardo. Meritano una menzione anche la fotografia di Harry Stradling Jr. e le musiche di Alex North.

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Richard Brooks

1912, Filadelfia, Pennsylvania

Regista statunitense. Comincia scrivendo drammi radiofonici, sceneggiature e romanzi in cui evidenzia da subito il piglio e i ritmi dell'autore di storie forti e ben congegnate. Sceneggia fra gli altri Forza bruta (1974) di J. Dassin, uno dei capolavori del genere cosiddetto «carcerario», protagonista B. Lancaster alle prese con un sadico aguzzino e una evasione che sfocia in carneficina. L'esordio nella regia è del 1950 con La rivolta, melodramma di buona fattura seguito da altri sei film fra cui il noir con H. Bogart L'ultima minaccia (1952) e lo strappalacrime L'ultima volta che vidi Parigi (1954), con una L. Taylor all'apice della sua bellezza. La sua vera vocazione drammaturgica si esprime tuttavia al meglio nella rudezza e nella tensione: in tal senso gira nel 1955 la sua opera più famosa,...

Gene Hackman

1930, San Bernardino, California

Propr. Eugene Alden H., attore statunitense. A sedici anni si arruola nei marines e al termine della ferma si stabilisce a New York, dove studia giornalismo. Già trentenne e con svariate esperienze lavorative alle spalle, frequenta una scuola di recitazione e in seguito è ingaggiato stabilmente a Broadway. Inizia a muovere i primi passi nel cinema degli anni '60 e durante le riprese di Lilith, la dea dell'amore (1964) di R. Rossen conosce W. Beatty, che lo segnala ad A. Penn per il ruolo del fratello di Clyde Barrow nell'epocale Gangster Story (1967). La popolarità e l'Oscar arrivano nel 1971 con Il braccio violento della legge di W. Friedkin. Questa e molte delle successive interpretazioni – da Mississippi Burning (1988) di A. Parker a Get Shorty (1995) di B. Sonnenfeld, fino a Nemico pubblico...

James Coburn

1928, Laurel, Nebraska

Attore statunitense. Sceglie di fare l'attore dopo il college e tenta la via della tv, recitando in una serie western che gli vale un'apparizione in L'albero della vendetta (1959) di B. Boetticher e una piccola parte in I magnifici sette (1960) di J. Sturges, dove incarna un personaggio cinico-scettico con evidenti sfumature romantiche, ripreso anni dopo sotto la direzione di S. Leone in Giù la testa (1971), ma già configurato in Sierra Charriba (1965) di S. Peckinpah. Ottiene la sua prima parte di protagonista con Il nostro agente Flint (1966) di D. Mann, rivelando anche una tonalità satirico-umoristica in film come Alle donne piace ladro di B. Girard e Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? di B. Edwards, ambedue del 1966. Torna a calarsi in personaggi dal profilo problematico, come in Uno...

Candice Bergen

1946, Los Angeles, California

Attrice statunitense. Figlia d'arte (il padre fu un divo della tv americana anni '50), studia recitazione, arte e letteratura. Diventa mannequin e debutta al cinema in Il gruppo (1966) di S. Lumet. Lontana dalle chimere dello star-system, si cala in ruoli di giovane donna indipendente e consapevole, come quello di Cathy, la ragazza rapita dagli Cheyenne in Soldato blu (1970) di R. Nelson. Pur senza liberarsi mai del tutto dell'aura di angelo biondo, fornisce altre buone prove in L'impossibilità di essere normale (1970) di R. ­Rush e in Conoscenza carnale (1971) di M. Nichols. Dedica la seconda parte della sua vita alla tv e al foto-giornalismo, sposa il regista L. Malle e, ormai signora elegante, duetta mirabilmente con J. Bisset in Ricche e famose (1981) di G. Cukor.

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