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Edizione originale - Volume rilegato in copertina rigida amatoriale, 47 pagine. Lezione tradotta e pubblicata per cura di Augusto Conti. Ordinarie e tenui fioriture alle carte, peraltro esemplare in buone-ottime condizioni di un testo di difficile reperibilità -- Pubblicata nel 1863, la ''Vita di Gesù'' (Vie de Jésus) di Ernest Renan fu il primo volume di un progetto più ampio, la ''Storia delle origini del cristianesimo'' (otto volumi pubblicati tra il 1863 e il 1883) dove l'autore, adottando un punto di vista risolutamente positivista, presentò Gesù Cristo come un'alta personalità morale, rifiutando la sua divinità e ogni intervento del soprannaturale. Il libro e il suo immediato successo di pubblico scatenarono subito accesi dibattiti e l'indignazione della Chiesa cattolica, che non mancò di parlare di blasfemia. Ernest Naville, pastore evangelico riformato, professore di storia della filosofia e nella facoltà teologica di Ginevra, apre così la sua lezione: « Signori - uno scrittore accreditato, un libro oggi in gran voga, ecco l' argomento del mio discorso. E non uscirò dai termini del mio programma : nè voglio discutere con le armi della dogmatica cristiana, della critica e della storia se Ernesto Renan interpreti bene i testi, se i suoi raffronti sien giudiziosi, e le conclusioni accettabili; imperocchè io mi proponga unicamente di ben determinare qual sia l'idea di Dio contenuta nell'ultimo scritto di questo autore. Egli ci dà ad intendere in quello che s'intitola proemio, che le anime religiose davvero dovranno alla perfine rimaner paghe dell'opera sua. lo non la penso così: ed anzi credo che qualunque pia persona si piacesse in tale lettura darebbe un'infelice prova del suo ingegno e della sua riflessione: avvegnachè l' opera ricordata si dimostri, a mio avviso, in sommo grado irreligiosa, pigliando questa parola nel senso che le si assegna universalmente. »
.<p>Edizione originale - Volume rilegato in copertina rigida amatoriale, 47 pagine. Lezione tradotta e pubblicata per cura di Augusto Conti. Ordinarie e tenui fioriture alle carte, peraltro esemplare in buone-ottime condizioni di un testo di difficile reperibilit&agrave; -- Pubblicata nel 1863, la "Vita di Ges&ugrave;" (Vie de J&eacute;sus) di Ernest Renan fu il primo volume di un progetto pi&ugrave; ampio, la "Storia delle origini del cristianesimo" (otto volumi pubblicati tra il 1863 e il 1883) dove l'autore, adottando un punto di vista risolutamente positivista, present&ograve; Ges&ugrave; Cristo come un'alta personalit&agrave; morale, rifiutando la sua divinit&agrave; e ogni intervento del soprannaturale. Il libro e il suo immediato successo di pubblico scatenarono subito accesi dibattiti e l'indignazione della Chiesa cattolica, che non manc&ograve; di parlare di blasfemia. Ernest Naville, pastore evangelico riformato, professore di storia della filosofia e nella facolt&agrave; teologica di Ginevra, apre cos&igrave; la sua lezione: &laquo; Signori - uno scrittore accreditato, un libro oggi in gran voga, ecco l' argomento del mio discorso. E non uscir&ograve; dai termini del mio programma : n&egrave; voglio discutere con le armi della dogmatica cristiana, della critica e della storia se Ernesto Renan interpreti bene i testi, se i suoi raffronti sien giudiziosi, e le conclusioni accettabili; imperocch&egrave; io mi proponga unicamente di ben determinare qual sia l'idea di Dio contenuta nell'ultimo scritto di questo autore. Egli ci d&agrave; ad intendere in quello che s'intitola proemio, che le anime religiose davvero dovranno alla perfine rimaner paghe dell'opera sua. lo non la penso cos&igrave;: ed anzi credo che qualunque pia persona si piacesse in tale lettura darebbe un'infelice prova del suo ingegno e della sua riflessione: avvegnach&egrave; l' opera ricordata si dimostri, a mio avvi
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