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Dallo studio della toponomastica in una prospettiva di genere, nasce nel 2012 una attività di ricerca avviata dalla professoressa Maria Pia Ercolini, con l'intento di censire le strade intitolate alle donne su tutto il territorio nazionale. Il progetto - con l'originale nome di Toponomastica Femminile - è un esempio riuscito di rete e di aggregazione attraverso il social network più conosciuto, Facebook, che ha dato vita al libro "Sulle vie della parità", un lavoro di scrittura corale che riunisce oltre ai resoconti regionali, i contributi di studiose e addette ai lavori del I Convegno Nazionale di Toponomastica femminile (6 /7 ottobre 2012). Ma perché parlare di pari opportunità nella toponomastica? Immaginiamo di passeggiare per le strade di una città qualunque e di osservare le targhe stradali da una prospettiva diversa, come se fossimo all'interno di una galleria: chi sono le persone che incontriamo, quali vite ci parlano e soprattutto quali valori ci trasmettono? L'esame attento della toponomastica ci rivela un dato fino a ieri ignorato, quello della quasi totale assenza del genere femminile con poche differenze dal nord al sud, ma con un comune denominatore: tante sante e madonne e poche donne di scienza, di storia, dell'arte. Il libro, scritto a più mani, offre numerosi spunti di riflessione: la funzione simbolica e commemorativa degli odonimi, la toponomastica nella didattica e come pratica di pedagogia sociale, l'analisi dei censimenti nazionali divisi per macroaree, con un focus sulla capitale, e una indagine oltre ai confini nazionali. Una sezione è dedicata ai percorsi di genere, dove le autrici sviluppano itinerari interessanti, con un'ottica nuova, alla ricerca di figure femminili sulle quali concentrare l'attenzione. Un volume decisamente singolare e ricco di temi stimolanti, che farà dichiarare al prof. Cosimo Palagiano, nelle pagine finali, di voler portare il tema della Toponomastica Femminile alla prossima conferenza di Kyoto.
Il volume, dalla presentazione vivace e accattivante - non solo la significativa copertina ma anche le belle foto a colori all'interno - raccoglie i contributi relativi al Primo Convegno del gruppo di Toponomastica Femminile, che ha avuto luogo a Roma nei giorni 6 e 7 dell'ottobre scorso. L'incontro è stato determinato dalla volontà di stringere i rapporti tra persone che si conoscevano solo virtualmente attraverso Facebook e nello stesso tempo dalla necessità di verificare il lavoro svolto dal gruppo in nove mesi. Il libro è curato da Maria Pia Ercolini, fondatrice e instancabile ispiratrice del gruppo, da lei guidato con passione e piglio manageriale; decine di persone vi lavorano da un anno con impegno ed entusiasmo. Nel volume è raccolta una considerevole mole di lavoro accumulato grazie all'interesse e alla competenza delle e dei partecipanti, tra le/i quali molte/i docenti che operano soprattutto presso le università di Roma, ma anche presso altre università, istituti superiori e strutture culturali, pubbliciste/i, giornaliste/i: oltre alla stessa Maria Pia Ercolini,l'arabista Giuliana Cacciapuoti, l'onomasta Enzo Caffarelli, Tommaso Castellani del CNR, Irene Giacobbe pubblicista e femminista, Laura Moschini (Università di Roma 3), Cosimo Palagiano professore emerito alla Sapienza, il giornalista Duccio Pedercini, Luisa Rossi(Università di Parma), Maria Antonietta Saracino (Sapienza), Laura Silvestri ed Elisabetta Strickland(Tor Vergata), Fiorenza Taricone (Università di Cassino e del Lazio meridionale), Adriana Valente (CNR). Non mancano i contributi delle istituzioni e del mondo della scuola. Il tema, trattato da tanti punti di vista diversi, rivela appieno la sua valenza culturale, valenza che il gruppo ha in animo di sfruttare anche in futuro con un'azione a tutto campo. Nel complesso, un libro interessante e profondo, e una miniera di sorprese.
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