L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Promo attive (1)
«Fu mentre faceva colazione che Charlie Douglas diede un'occhiata al giornale e vide la data.»
Ray Bradbury ha stupito i lettori con i suoi racconti, li ha incantati con i suoi ricordi e li ha fatti riflettere con le sue verità. Osserva da prospettive inedite il mondo che conosciamo e racconta universi di cui non sospettavamo l'esistenza. Lo fa anche nei venticinque racconti di questo volume, composti a partire dal 1948, che mostrano l'evoluzione dei temi e la maturazione dello stile del grande scrittore, capace di mutuare i moduli della letteratura fantascientifica (primo tra tutti il viaggio nel tempo) e dell'horror (fantasmi, telefoni che squillano nel cuore della notte...) per parlare dei grandi problemi della modernità con la sua caratteristica mescolanza di allegria e malinconia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ogni volta che leggo una raccolta di racconti di Bradbury rimango abbagliato dalla sua bravura nello scrivere storie brevi. Ha la rarissima capacità di focalizzarsi sull'attimo di una vita o su un evento effimero, irradiandolo con una luce che ne sviscera i significati più profondi. Le tematiche presenti sono molte, ed in certi racconti vengono affrontate in maniera assai efficace: il rimpianto che sopraggiunge quando si volge alla vecchiaia ( Primo giorno, Pomeriggio d'autunno), il grigiore dei rapporti coniugali ravvivato dalla paranoia (Il grillo in casa), il genio e la sregolatezza tipici delle avanguardie cinematografiche (Il drago danzava a mezzanotte). Anche l'elemento fantastico - quando c'è - è ridotto ad una dimensione intimista e quotidiana.
Questo non è un libro di racconti, ma un libro di "prove" di racconto, ossia di tutti quei pensieri personali di un grandissimo scrittore che, per onestà, non dovrebbero essere parte di un'antologia ma delle carte private. Molta filosofia americana, grandi spazi e poco altro.
Il libro propone una serie di racconti scritti dal grande Ray in un periodo di tempo compreso fra il 1948 e la fine degli anni ’90: purtroppo non è una delle sue migliori raccolte, certamente non al livello di “Paese d’ottobre” o “Molto dopo mezzanotte”. Non mancano racconti pregevoli, come ad esempio “Tempo intermedio”, “Bestie”, o “Primo giorno”, dove i temi più cari allo scrittore e i suoi toni caldi e malinconici emergono appieno, ma in generale la raccolta lascia trasparire un vago senso di stanchezza, di “già letto”. Sembra quasi una mera operazione editoriale, volta a sfruttare quanto più possibile il nome di Bradbury, che in tutto il mondo può vantare un gran numero di seguaci appassionati. Diamo comunque la sufficienza perché Ray è sempre Ray, e il suo marchio, pur in una pubblicazione non irresistibile come la presente, lo lascia sempre.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore