Tango

Una pietra miliare della new wave italiana, senza se e senza ma. Il gruppo genovese in pochi anni era riuscito a passare dallo stile melodico di cui era maestro Piero Cassano a una originalissima versione tricolore del synthpop. Con Mauro Sabbione a spingere verso paesaggi sintetizzati, proprio all'altezza di Tango raggiungono una difficile quanto luminosa sintesi tra afflato melodico e sperimentazione sonica, radio friendlyness e raffinatezza di tocco. Il culmine è Vacanze romane, si sa, tra le massime perle del repertorio sanremese, ma tutto l'album va assaporato con cura, e con un po' di nostalgia per anni in cui il pop da classifica sapeva raggiungere tali livelli di sofisticazione.

Capolavoro assoluto della musica italiana e miglior album dei Matia Bazar, con gioielli come Vacanze romane, Palestina, Elettrochoc, I bambini di poi. Fondamentale l'apporto di Mauro Sabbione, alla seconda e purtroppo ultima collaborazione dopo il bellissimo Berlino Parigi Londra. Dopo di questo ci saranno altri due grandi album, ovvero Aristocratica e Melancholia e poi nulla che sia davvero degno di nota. Ma Tango è storia della musica italiana. Da conoscere assolutamente.

Un capolavoro assoluto. E una raffinatezza che difficilmente rivedremo. Testi davvero eleganti, ermetici, a tratti quasi onirici, evocativi alla massima potenza. Il tutto condito da uno sperimentalismo musicale, si pensi a Elettrochoc ad esempio, che rende i Matia Bazar credo i primi al mondo. Un album che non solo va ascoltato, ma soprattutto studiato e capito. Una perla unica