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«Un capolavoro fagocitato dalla storia, dove un bambino nato sotto una cattiva stella insegue ardito la sua fortuna». - Natalia Aspesi
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Qualcosa non mi ha particolarmente convinto in questo romanzo fiume. E' sicuramente un bel libro ma secondo me indugia troppo in alcune situazioni. Non l'ho trovato sempre scorrevole ed in alcuni punti un pò faticoso. Non so, forse partivo da un confronto indotto dalle presentazioni che sono state fatte, in cui lo si paragonava ai romanzi di DIckens. Non ci ho trovato quella scorrevolezza e quella capacità di descrizione dei personaggi dello scrittore inglese. Forse, fosse stato più breve lo avrei apprezzato di più. Se proprio devo dare un voto, cosa che non amo particolarmente, mi posizionerei su un 3/4.
Bela, il protagonista, con la sua tenacia, che non perde anche nei momenti più difficili, insegna a non perdere mai la speranza e a credere sempre in qualche cosa. La speranza è il motore che fa andare avanti. Un racconto amaro ma allo stesso tempo bellissimo.
Definito dai critici americani «a mix of Charles Dickens and Vicki Baum», Tentazione racconta la storia di povertà e riscatto del giovane Béla negli anni venti e trenta del Novecento. Una storia che si fa via via più cruda nello scontro tra due mondi che non possono coesistere: quello dei miseri, dei reietti, dei disperati, e quello lussuoso, snob, esclusivo di un grande albergo di Budapest. Béla capisce presto che “nella vita non esistono cose alle quali non ci si abitui con il tempo, l’uomo sopravvive a tutto quanto non lo uccide. E la morte non arriva così facilmente”. Ecco allora che diventa spregiudicato nei suoi propositi di risalire quella scala sociale che lo vede irrimediabilmente all’ultimo gradino, e per farlo deve accettare le regole del gioco: “in un mondo come il nostro uno può fare solo due cose. O diventa rivoluzionario, o diventa mascalzone”. Non sarà solo in questo percorso: fuori e dentro l’albergo conoscerà il disprezzo e la cattiveria, ma anche la solidarietà e l’indulgenza, verso un finale picaresco e imprevedibile. Voto 3,5.
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