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Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin
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tascabile
Anno edizione: 2021
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usato su libraccio.it
Anno edizione: 2011
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"Le famiglie uccidono i più deboli, di solito i bambini, e usano la carne per mangiare." Succedeva in Ucraina, una delle terre che assieme a Polonia, Bielorussia e Paesi baltici ha pagato il prezzo più alto alle sanguinose dittature del Ventesimo secolo. Tra il 1933 e il 1945 l'Europa orientale conobbe, oltre allo sterminio degli ebrei, il massacro sovietico dei contadini ucraini, quello dei prigionieri di guerra durante l'assedio nazista di Leningrado e innumerevoli altre atrocità. Dall'eccidio staliniano delle minoranze polacche all'invasione nazista della Russia, dal patto Molotov-Ribbentrop alla fine del conflitto, uno dei più brillanti studiosi americani scrive una pagina controversa della nostra storia, raccogliendo in un quadro comune i crimini nazisti e quelli sovietici che insanguinarono le terre tra Berlino e Mosca. E ai quattordici milioni di vittime civili, perlopiù donne e bambini, dedica oggi il tributo di un'analisi originale e meticolosa, appassionata e convincente. Che del nostro passato recente offre un ritratto nuovo, più preciso, più crudele.
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Autore:
Traduttore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2011
In commercio dal:
9 novembre 2011
Pagine:
584 p., Rilegato
EAN:
9788817053396
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elibrenno
12 maggio 2020
Non un libro facile da leggere, ma finalmente un saggio che fa chiarezza con tanto di dati e documenti sulle atrocità commesse in nome delle ideologie nell’arco di 15 anni. Milioni e milioni di persone trucidate deliberatamente in un modo o nell’altro: affamate per le requisizioni o gassate nei campi di sterminio, fucilate dopo un processo farsa di 5 minuti perché considerate pericolose per il regime o lasciate morire nei ghetti. Finalmente qualcuno ha portato alla luce quanto molti per molto tempo hanno cercato di nascondere
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PAOLO
10 settembre 2015
Semplicemente un capolavoro.
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saturn
07 agosto 2015
Opera fortemente schierata ideologicamente, di un anticomunismo e antisovietismo "strutturale"; isopportabile la sostanziale equivalenza che l'autore pone tra il nazismo, artefice del sistema di potere più mostruoso della storia grazie alla collaborazione dell'intera struttura burocratica economica della nazione tedesca, e il comunismo sovietico che quel potere ha contribuito, di gran lunga più di ogni altra nazione al mondo e con il sangue di quasi 30 milioni di morti, a distruggere. Un lavoro frutto del "trionfalismo" anglosassone post-vittoria nella guerra fredda, la storia la scrivono i vincitori. Nel 1942 o 1943 i capi anglosassoni evidentemente la pensavano diversamente da Snyder quando imploravano Stalin di mantenere in campo l'Armata Rossa e lo ringraziavano perchè i suoi soldati uccidevano milioni di soldati tedeschi al posto dei baldi militari alleati.
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