Se c'è una cosa che appare chiara dall'inizio del quarto album rivelatore There's A Big Star Outside..., è che gli Swim Deep non sono più la stessa band di sempre. Per certi versi, il quarto album degli Swim Deep - pieno di chitarre acustiche e note floreali per gentile concessione di una tastiera Mellotron (una delle più belle esportazioni musicali dalla natia Birmingham) - non ha nulla a che vedere con la sua lussureggiante evoluzione. Ma There's A Big Star Outside... non poteva che essere il risultato di questi anni di prova. Prende il sogno giovanile del loro debutto e l'eccitante sperimentalismo dei suoi seguiti e lo porta in uno spazio più sicuro, aiutato enormemente dal contributo del produttore Bill Ryder-Jones, che è diventato un mentore durante tutto il viaggio. “Molto dell'album è stato tirato fuori da me da Bill”, annuisce Ozzy. È giusto che sia questo il messaggio a cui sono arrivati gli Swim Deep, perché There's A Big Star Outside... sembra davvero un momento d'oro per la band.)