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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2022
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Non c'è buona progressione da una canzone all'altra e quindi risulta noioso.
Ristampa '30th Anniversary' dell'album uscito originariamente nel 1984, il cd contiene 6 'bonus track' che arricchiscono quello che fu il capitolo finale della quarta lineup del Re Cremisi, il quartetto con la seconda chitarra (e voce) di Adrian Belew a far da contraltare a Sua Maestà Robert Fripp. I due erano accompagnati dalla (forse) miglior sezione ritmica nella storia della band, alla batteria Bill Bruford (unico superstite della terza formazione) e al basso Tony Levin (che ancor oggi accompagna sontuosamente Fripp nell'ultima cretaura cremisi). Ovviamente la musica sfavilla di tanta maestria tecnica, gli intrecci ritmici e armonici filano perfetti a velocità impensabili per i comuni rockers, ma in fin dei conti dall'album sono usciti pochi capolavori destinati a restare nella storia dei Crimson (tant'è che nella recente tournèe del cinquantesimo anniversario del gruppo, questo è stato uno dei pochissimi dischi trascurati nella setlist dei concerti). Restano in mente la title track, il rock di Sleepless, qui riproposto in tre interessanti versioni 'bonus' molto 'eighty', e la 'terza parte' di Larks' Tongues in Aspic, anche se ha poco a che fare con i precedenti sul disco nomonimo, ben più potenti e celebrati. Insomma, col senno di poi si capisce perchè dopo questo album Fripp decretò nuovamente la fine (temporanea, per fortuna) della sua creatura: un buon disco, ma non certo il migliore della vasta discografia del Re Cremisi.
Un vero capolavoro - forse il disco più emozionante del gruppo - non è raccomandato per tutti - la musica vista in bianco e nero. Insisto - impressionante - da ascoltare a volume sostenuto (se i vicini sono fuori casa) - incantevoli i remix di Spleepless. Da avere.
Recensioni
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