Topi
Gordon Reece
- EAN: 9788809777682
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Recensioni dei clienti
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Questo libro mi è piaciuto molto. Coinvolgente sin dall'inizio, viene voglia di leggerlo tutto d'un fiato.
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niente di che ! letto in 2 giorni in un week-end piovoso, verso la fine saltato anche righe... noiosetto e banale .... se volete la suspance nel rapporto assassino - vittima non perdetevi Intensity di D. Koontz !
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Il libro affronta il problema del bullismo. Forse l'intento dell'autore Gordon Reece (è un uomo!) era quello di affrontare questo attualissimo problema puntando sul rafforzamento del carattere e sulla reattività. L'idea poteva essere sicuramente degna di nota, ma l'autore fa compiere alle due protagoniste del libro delle azioni così efferate che sicuramente, a mio parere, sono da condannare e mai da imitare. Mi sembra quasi un invito a coloro che sono vittime di bullismo a rendersi autori di misfatti atroci, che le pongono sullo stesso piano ma forse anche peggio dei loro aguzzini, perchè solo così ci si fortifica e si è pronti ad affrontare la vita e i nostri persecutori. Libro diseducativo.
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l ho letto in 3 giorni.. è un libro scritto molto bene..scorrevole e molto coinvolgente..la trama è intrigante le pagine scorrono veloci..però mi chiedo..per superare i traumi dovuti al fatto di aver subito atti di bullismo,la figlia,una separazione e dover lavorare duramente,la madre, è necessario andare a vivere in campagna ad ascoltare musica classica per poi uccidere un ladro che sta in piedi per miracolo..occultarne il cadavere provocare la morte per infarto del complice cardiopatico e sentirsi nuovamente pronti ad affrontare al meglio la vita? se cosi fosse le città sarebbero vuote e i cimiteri insufficienti..
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Meraviglioso! Questo libro mi ha emozionata come pochi altri: ho amato le protagoniste (madre e figlia, entrambe vittime, entrambe perdenti) e ho tifato per loro fino al riscatto finale. L'ho letto in 3 giorni e appena terminato avevo già voglia di rileggerlo....bellissimo!
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Bello, bello, bello! Mi sono avvicinata da pochissimo al mondo dei thriller quindi non posso fare paragoni con molti altri ma la lettura mi ha preso fin dalla prima pagina e mi ha tenuto incollata. L'ho letto in un momento in cui la mia vita ha attraversato un periodo simile a quello dell'adolescente Shelley (nonostante gli oltre 20 anni di differenza d'età), mi sono immedesimata molto nel racconto della ricerca di una casa completamente isolata, lontano dai vicini, una sorta di meravigliosa campana di vetro inviolabile dalla cattiveria del mondo. In alcuni commenti ho letto che il messaggio che il libro trasmette è "il crimine paga". Io penso che il messaggio sia diverso, più positivo, cioè che in qualche modo, anche se sbagliato, ognuno di noi può affrancarsi dalla condizione di "topo" per affrontare la vita con rinnovata forza e fiducia in se stessi.
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Il libro è carino e scorrevole, la storia, con un minimo d'immaginazione, si può intuire senza venir smentiti. Nonostante la storia spesso divaghi in cose che potrebbero essere omesse, rimane un libro piacevole.
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Mi è piaciuto così tanto che spero in un nuovo romanzo della scrittrice. Il libro è molto scorrevole, trama semplicissima ma molto ben costruita. L'adrenalina è sempre alta e costante tra le pagine del romanzo. Leggetelo, ottimo!
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Acquistato al Salone del libro di Torino, mi attirava molto la copertina, devo dire che non mi ha delusa per niente, superscorrevole e trama avvincente. Letto in soli due giorni. Però... purtroppo c'è un errore,almeno credo lo sia; a pagina 29 dice che il compleanno di Shelley è l'11 Settembre, mentre a pagina 64 dice 11 Aprile. Un errore di distrazione? Siccome è il suo romanzo d'esordio possiamo anche concederglielo. Speriamo ne scriva altri.
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Orribile, veramente banale. La storia non ha un vero senso logico e in molti punti Reece si aggrappa sugli specchi. Pesante e quasi impossibile da finire.
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Trama ben congegnata, scrittura veloce ma apprezzabile, colpi di scena ben calibrati (anche se quelli finali sono un po' prevedibili); in sostanza un ottimo esordio. Il punto forte è, a mio avviso, il fatto che la storia sia di estrema attualità ed assolutamente verosimile.
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Senza infamia e senza lode. Meno scontato di quanto molti sostengono il finale: il delitto paga!
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Davvero un libro importante se così si può dire, ma non tale da dargli il massimo. La storia è avvincente e particolare, a tratti lascia col fiato sospeso. Consigliato.
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Ho avuto tanta paura per queste due donne, che vivono da sole in una casa isolata. Io piuttosto, se proprio costretta, avrei cambiato città e non mi sarei mai lasciata convincere ad acquistare una casa così sperduta nella campagna!!! Ma loro si consideravano TOPI, e là si sentivano nascoste bene, al sicuro. Fino a quando una notte la loro vita viene stravolta....La storia è molto scorrevole, si legge tutta d'un fiato e si avverte forte la tensione, ma sicuramente anch'io mi aspettavo un colpo di scena alla fine, che non c'è stato.
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Thriller eccellente! Ho notato anche io analogie con il celebre "Carrie", ma nessuno scopiazzamento, si tratta semplicemente di temi analoghi. La prima parte, riguardante il bullismo, è veramente terribile; rende "fin troppo" bene l'orrore di questo immondo fenomeno e direi proprio che l'autore non poteva descriverlo meglio! Nella seconda parte osserviamo come, anche una persona mite e remissiva, possa tirare fuori le zanne quando si raggiunge il "punto di rottura". Si rimane decisamente sconcertati, come le due protagoniste, mostrino gradualmente tratti di crudeltà e cinismo verso coloro che le minacciano, ma si tratta di pura autodifesa verso i malfattori e la società che non ha saputo difenderle. Un esordio decisamente positivo, quello di Reece; speriamo di leggere anche altro di suo in futuro!
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Buon libro. Mi è piaciuto. Devo dire che secondo me l'autore si è ispirato (testimoni anche i riferimenti) a Dafne Du Maurier che la trovo un'autrice FANTASTICA. Ho detto però si è ispirato... ma è lungi dall'intuizione, dalla suspance, dal mistero, dai profili psicologici dei personaggi della Du Maurier (prima fra tutti Rebecca). Però nonostante ciò devo dire appunto che il libro non è male. Trovo anche io che faccia riflettere. Concordo con chi ha detto che purtroppo la fine è scontata e abbastanza banale.
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Thriller particolarissimo ma fatto veramente bene, lo leggi tutto d'un fiato!
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bel libro! thriller ben scritto e da leggere riflettendo perche' non c'e' niente di piu' cattivo di un buono quando lo diventa.c'e' solamente da imparare da questo libro!
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Interessante il thriller psicologico Topi, di Gordon Reece. Al di là della suspence della letteratura di genere, esso tratta un importante tema, quello del bullismo. Quali conseguenze esso provoca sulle vittime adolescenti che subiscono tale ignobile trattamento nelle scuole, da parte spesso di alunni insospettabili e di buona famiglia? Narrato in prima persona femminile è la storia di Shelley, un'adolescente già problematica di per sé, a causa del divorzio dei genitori e dell'allontanamento repentino del padre . La ragazza stabilisce un rapporto simbiotico con la madre. Ma quest'ultima ha già avuto in precedenza gravi problemi relazionali col marito : brillante donna avvocato, ha sacrificato la sua carriera facendo la casalinga perché il coniuge, anche lui un legale, ma di scarso talento, voleva cancellare la sua inferiorità col predominio economico. Per farla breve, il bullismo scatena una reazione a catena nella mente di Shelley, l'adolescente. A causa di una situazione a rischio, ella sviluppa infine istinti pericolosi, accompagnata e incoraggiata in questo percorso accidentato e rischioso dalla madre, per la quale ella nutre da sempre una sorta di assoggettamento, misto a sconfinata ammirazione. E positivo tutto ciò? No, certo , anche perché le vittime, nel momento in cui diventano aguzzine, denunciano l' impossibilità e insieme l'impreparazione della società a combattere determinate piaghe, laddove esse siano coperte dalla reticenza delle istituzioni scolastiche e da quella delle stesse vittime, qualora esse, essendosi decise troppo tardi a denunciare gli abusi , possono andare incontro agli strali della stessa società che apparentemente e con sfoggio di finta democrazia, perfeziona leggi a tutela dei più deboli. Ma sono leggi che spesso si rivelano a vantaggio dei più forti . "Topi" è anche un dramma sull'isolamento sociale, non solo delle due donne in oggetto, ma anche di quella malavita da strada, fatta d'improvvisatori
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Inizio promettente, soprattutto nel racconto di soprusi e bullismo... Dall'omicidio in poi assolutamente banale e noioso. Fine molto scontata, senza alcun colpo di scena. Senza fantasia.
54 recensioni