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Appena finito di leggere. Impressioni a caldo... Libro davvero interessante. Si ha proprio la sensazione di essere "tra amici", coinvolti nell'esperienza unica di vivere in una comunità in cui impera l'ideale della possibile creazione di una società improntata sui principi dell'uguaglianza e della solidarietà... Anche se poi ti accorgi che si tratta di una bella utopia che dà sì delle momentanee soddisfazioni, ma non rende felice in assoluto l'uomo, che in fondo rimane sempre e ovunque immerso tra desiderio di ordine e disciplina e voglia di spezzare le catene delle imposizioni e delle regole, mosso da un naturale e umano anelito di libertà... Ogni vivere sociale ha le sue catene, le sue prigioni, i suoi limiti e il suo scendere a patti con le inevitabili mediocri bassezze di pensiero... Vivere in un kibbutz è veramente un'esperienza di libertà e di piena affermazione della propria indipendenza e individualità? Si è davvero "tra amici"? Storie che compongono un puzzle del vivere e respirare quotidiano, che sanno sia di reale che di utopico, sanno di solitudine e di incontro, di ammirazione e di scontro, di vicinanza e di incomunicabilità... Un microcosmo così distante da noi eppure in fondo così a noi vicino... Bellissime, come sempre in Oz, le descrizioni del paesaggio e della natura, in cui si riflettono gli stati d'animo dei personaggi, specchi che rimandano il riverbero dei tormenti e dei timori, delle ansie e delle attese, delle speranze e delle illusioni degli uomini. Si sente l'aria ferma dell'estate sotto il cielo caldo e pesante, il freddo pungente delle sere d'inverno, gli odori dei campi e la fatica del lavoro, la polvere del deserto portata dal vento che si posa sugli oggetti e sulla natura, sui pensieri dei personaggi, ne intorpidisce la volontà, spesso indecisa tra il dire e il fare, tra ciò che desiderano e ciò che non riescono mai a esternare...
Lettura molto interessante per capire il funzionamento della vita all'interno di un kibbutz. Le storie che compongono questo libro riescono a trasmettere dei punti di vista differenti. Leggere questo libro è stato molto semplice e mi ha permesso di scoprire un mondo che conoscevo soltanto a livello di nozioni.
Mi ha sempre affascinato conoscere da vicino una vicenda, come quella israeliana, che si sente spesso solo di fretta dai telegiornali. Che cos'è un kibbutz? Come è organizzato? Il racconto parla proprio dei personaggi che popolano un kibbutz israeliano negli anni cinquanta del secolo scorso, le storie narrate sono delicate e reali allo stesso tempo. Consigliato.
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