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Anno edizione: 2023
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In stato di grazia, come la grande narratrice di Accabadora, Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l'arco di Herrigel e L'anno del pensiero magico di Didion.
«Michela Murgia, raccontando i diversi punti di vista dei suoi personaggi, le loro solitudini e singolarità, ci spinge a riflettere sulla complessità delle relazioni, a sforzarsi di comprendere le sfide e le lotte del prossimo senza giudicare. In un certo senso, credo, ci dà modo di considerare motivazioni e risorse emotive degli altri come a una possibilità per uscire dai nostri schemi e preconcetti.» - Beniamino Cavalli per Maremosso
Una scrittura diretta, senza fronzoli, senza una sola paro,a più del necessario, una scrittura che entra nell’anima. I protagonisti e le protagoniste di Tre ciotole sono immersi nelle loro vita fino a qualcosa che arriva all’improvviso e mette in crisi gli equilibri. Molti tra loro sono coinvolti in malattie personali o di familiari, tutti mostrano le proprie fragilità, cercano appigli, raccontano di margini da rimarginare e di futuro incerto. Personaggi tanto comuni quanto ai limiti: c’è chi si innamora di un personaggio cartonato pur di evadere dal quotidianoe chi odia i bambini eppure ne mette al mondo uno; c’è chi imbavaglia le statue e chi confessa al confessore di aver vissuto per accontentare il marito fino alla fine. In alcuni racconti è presente un persistente senso di nausea che è frutto di terapie mediche, ma diventa anche senso di nausea per un certo tipo di vita condotta fino alla crisi, in un altro c’è un “ricalcolare un percorso” per cercare di riappropriarsi di una vita diventata a metà. In tutti è forte e presente il coraggio che è lo stesso coraggio di Michela Murgia
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